“Questa volta i presupposti per mettere in sicurezza il territorio al confine tra Formia e Gaeta, dove in otto anni si sono verificate ben tre esondazioni del torrente Pontone, e per risarcire le famiglie vittime di danni enormi sembrano esserci tutti. A seguito della mia missiva indirizzata al Presidente del consiglio, Giuseppe Conte, ho infatti avuto un colloquio franco con il capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli. Ho così appreso che la Regione Lazio, dopo la proclamazione dello stato di calamità e il relativo stanziamento per 725mila euro, sta raccogliendo delle informazioni per comporre un dossier, secondo le indicazioni di una direttiva del 2012, allo scopo di poter chiedere lo stato di emergenza al Consiglio dei Ministri. Nel corso della conversazione abbiamo poi parlato del possibile recupero di risorse all’interno degli interventi contro il dissesto idrogeologico previsti dal piano “Proteggi Italia” e dai provvedimenti successivi, indispensabile per finanziare le opere di sistemazione idraulica previste dal progetto definitivo per il quale è stata avviata la procedura di bando. Oltre alla sua personale disponibilità a seguire l’intera vicenda, il Capo dipartimento ha quindi accettato il mio invito a visitare il territorio e a verificare direttamente le criticità presenti. A questo punto mi auguro che la Regione contatti velocemente le amministrazioni comunali investite dai danni del maltempo del 5 e 6 dicembre scorso. I presupposti per dare ai cittadini danneggiati le giuste risposte ci sono tutti”. A dichiararlo Raffaele Trano, membro della Commissione finanze alla Camera.