GAETA – “A Gaeta ci siamo inventati un’altra tradizione”. Commentano così i consiglieri comunali della minoranza, Emiliano Scinicariello (Una Nuova Stagione) e Franco De Angelis (Gruppo Misto di Minoranza), quella che definiscono “l’ultima trovata di Mitrano”, ovvero la “tradizione del presepe nella città di Gaeta”.
“Varrebbe la pena discutere – prosegue la nota – sul significato di “tradizione” per obiettare quantomeno sull’opportunità di utilizzare questo termine per una trovata commerciale, prima ancora che culturale. Ma è più importante a nostro giudizio focalizzare l’attenzione sugli atti amministrativi che ne sono scaturiti. Riteniamo necessario partire dalla pubblicazione nell’albo pretorio on-line della Delibera di Giunta n.238 del 18.12.2020, che ha palesato un evidente difetto di trascrizione (documento prodotto quasi interamente con lettere dell’alfabeto greco) dunque incomprensibile ed illeggibile. Per questo motivo riteniamo il documento nullo, e chiederemo formalmente allo stesso Segretario Generale di ripubblicarlo per evitare che ciò possa creare i presupposti per ricorsi e contenziosi.
Appare poi quantomeno anomalo il fatto che la Determina Dirigenziale che segue la Delibera di Giunta, veda approvata e pubblicata una manifestazione di interesse per “affidare la concessione di un suolo pubblico di mq 3.000” senza indicare puntualmente l’area. Ci chiediamo quale privato manifesterebbe mai l’interesse per una iniziativa simile, della durata di 5 anni rinnovabili per altri 5, senza sapere prima dove verrà concesso il suolo pubblico. Perché è evidente che un’iniziativa “commerciale”, oltre che culturale, come questa generi rendimenti diversi se praticata in centro o in periferia.
Certo, spazi in centro città in grado di ospitare 3.000 mq di esposizione non sembrano essercene molti, a maggior ragione se l’esposizione sarà permanente. Appare dunque ben più che sibillina “l’ipotesi” che viene fatta con la Delibera di Giunta, quella della “concessione di un’area all’interno dell’ex-Avir o in altro luogo concordato con gli uffici”. Se così dovesse essere, sarebbe l’ennesimo “colpo di fortuna” della Immobiliare Cavour srl, che dopo aver acquisito una palazzina centralissima a prezzi da outlet del mattone, ritrovandosi “in omaggio” anche un piazzale attiguo di oltre 2700 mq adibito a parcheggio, adesso si ritroverebbe ad essere proprietaria “a sua insaputa” del parcheggio più vicino alla mostra presepiale permanente! Non c’è che dire, quando la ruota gira…
Battute (amare) a parte, ci sono due cose che come Consiglieri Comunali, ma soprattutto come cittadini, troviamo deplorevoli: anzitutto l’utilizzo dell’area ex Avir, ormai acquisita a patrimonio comunale anche grazie al nostro voto, che viene utilizzata per scopi che nulla hanno a che vedere con il progetto preliminare approvato in Consiglio Comunale… in questi mesi siamo passati da una parziale messa in sicurezza di una porzione dell’area (a tal proposito sarebbe utile capire se gli standard di sicurezza e di bonifica sono compatibili con la possibilità di ospitare una simile iniziativa e tutte le persone che la visiteranno), ad un “rave” per pochi intimi, ed ora ad una mostra presepiale. E poi non riteniamo accettabile, al netto delle opportune programmazioni che ciascuna amministrazione è bene faccia, che il sindaco Mitrano continui ad impegnare risorse economiche e patrimoniali (perché anche un bene come l’area ex Avir è una risorsa della città) addirittura per un decennio, ben sapendo che la sua amministrazione, già durata quasi 10 anni, è ormai agli sgoccioli. E continuando ad impegnare risorse pubbliche non lascerà, a chi gli subentrerà, grandi margini per governare la città di Gaeta negli anni a venire.
Siamo sempre più convinti che questa Amministrazione e questo Sindaco stiano commettendo da anni, ed ogni giorno di più, l’errore di gestire Gaeta come fosse un bene “di famiglia”, come se ne fossero proprietari anziché Amministratori Pubblici pro tempore. E siamo ancora più convinti che dalle logiche in cui siamo sprofondati da quasi 10 anni se ne debba uscire convintamente ed al più presto”.