FORMIA – “Dalle interlocuzioni che ho avuto con la Protezione civile regionale, l’auspicata accelerazione nei risarcimenti per quanti hanno subito danneggiamenti a causa dell’ultima esondazione del torrente Pontone, tra Formia e Gaeta, potrebbe arrivare presto. La Protezione civile mi ha infatti assicurato che sta effettuando una acquisizione, presso i Comuni, delle schede di dettaglio contenenti i danni causati dall’alluvione. Si tratta di una procedura scattata all’indomani della dichiarazione dello stato di calamità naturale da parte del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e una volta terminata la raccolta dei dati verrà inviata la domanda di stato di emergenza al Consiglio dei Ministri, su proposta dei vertici della Protezione civile nazionale, competente ad emettere la tanto attesa dichiarazione.
Spero che l’intera procedura si possa concludere entro la fine di febbraio, per dare una risposta certa ai cittadini del sud pontino per l’ennesima volta messi a dura prova dall’ondata di piena del Pontone. Al fine di mitigare il rischio idrogeologico vi è poi la possibilità di ottenere le risorse necessarie all’interno della terza annualità del piano “Proteggi Italia”, ma perché questa strada possa essere portata a termine validamente occorrerà prima verificare se i Comuni abbiano fatto le apposite segnalazioni previste dalla legge. E si può infine attingere somme dai 100 milioni di euro stanziati dal comma 700 della Legge di bilancio. Continuerò a monitorare la situazione e a confrontarmi con quanti hanno responsabilità nella vicenda affinché questa volta non accada che, come è avvenuto in passato, i cittadini che già si sono visti costretti ad abbandonare le loro abitazioni vengano lasciati soli, senza un minimo di sostegno per poter rendere di nuovo pienamente agibili le loro case”. A dichiararlo Raffaele Trano, membro della Commissione finanze alla Camera.
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