FORMIA – E’ giusto che i cittadini utenti del sud pontino, in particolare quelli residenti a Formia, paghino integralmente le fatture per dodici mesi messe nel corso del 2020 da Acqualatina pur avendo usufruito del servizio per poco più di dieci mesi? La causa? Semplice, l’alto livello di torbidità dell’acqua immessa in rete dalle sorgenti di Capodacqua a Spigno Saturnia e di Mazzoccolo a Formia. L’interrogativo campeggia in un’interessante lettera inviata all’Arera, l’autorità nazionale sull’energia e le reti idriche, al’Autorità di bacino, al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, al garante del servizio idrico integrato Vincenza Baglione, al direttore del settore Lavori Pubblici della Regione Lazio, Antonio Battaglino, al presidente dell’Ato 4 nonchè presidente della Provincia di Latina Carlo Medici e al sindaci dei comune di Sud pontino.
Formia, per esempio, durante il 2020 in 39 giorni non ha potuto beneficiare dell’acqua potabile perchè era semplicemnte torbida. A denunciarelo sono ora la comunità del Lazio Meridionale, il Laboratorio Socio Politico della parrocchia di San Giacomo Gaeta, il sud pontino Social Forum, il Circolo la Barba di Giove e l’associazione che raggruppa i pendolari della stazione Minturno Scauri. Nella lettera all’Arera e alla Regione sono arrivati ad una conclusione: dalle cinque ordinanze emesse dall’ex sindaco Paola Villa nel corso del 2020 “si evince che i cittadini e le cittadine formiane hanno dovuto fare ricorso a fonti di approvvigionamento personale dal 26 al 30 gennaio; dal 7 all’11 marzo (in pieno lockdown); dal 9 al 16 giugno; dal 17 al 23 novembre e dal 3 al 12 dicembre 2020! E questi dati potrebbero apparire carenti per difetto: “I giorni sono, tuttavia, a nostro avviso, molto più numerosi avendo riguardo agli sms inviati dalla stessa Acqualatina. In base all’ultima Ordinanza sindacale non è stata erogata acqua potabile a Formia Minturno e Gaeta dal 4 all’8 gennaio 2021 e, quindi, assommano già a cinque i giorni ufficiali di impossibilità di utilizzare l’acqua. Ma poichè l’ente gestotre solo il 15 gennaio, alle 16.21, ha dichiarato che “il fenomeno risulta completamente rientrato in tutti i Comuni interessati”. E, quindi, i giorni in cui i cittadini hanno potuto utilizzare l’acqua dei rubinetti sono stati solo due dall’inizio del nuovo anno mentre l’acqua è stata torbida per 13 giorni.”
Nella lettera questo gruppo di associazioni e comitati ricorda polemicamente cosa risponde Acqualatina ogni qualvolta si ripropone il fenomeno della torbidità dell’acqua attribuendo la responsabilità alle “forti piogge o di piogge intense”: “Noi rispondiamo che il gestore deve far arrivare nelle case degli utenti acqua potabile anche se diluvia, grandina o nevica. In realtà l’unica che “intorbida le acque” è proprio Acqualatina che, a pagamento, gestisce – indegnamente – il servizio pubblico essenziale della fornitura dell’acqua. Per rendersi conto della veridicità di quanto affermiamo basta fare un raffronto tra gli sms e le Ordinanze sindacali dei vari Comuni o ancora visitando il sito web tanto reclamizzato dove troviamo appena un accenno della disastrosa situazione del 2020, in tre stringati comunicati del 3, 4 e 12 dicembre 2020. Senza che mai si dica quando i fenomeni sono rientrati, cosa è stato fatto per rimediare e cosa si sta facendo per scongiurare la reiterazione degli stessi.”
Un deficit di trasparenza è palpabile anche “in relazione al tanto magnificato quanto improbabile (specie in questo periodo in cui gli assembramenti per rifornirsi all’autobotte sono addirittura vietati) servizio sostitutivo con le “autobotti”, spesso in numero insufficiente, sempre tardive e comunque inferiori a quelle indicate (come verificato dai cittadini direttamente). La comunità del Lazio Meridionale, il laboratorio Socio Politico della parrocchia di San Giacomo Gaeta, il Sudpontino Social Forum, il circolo la Barba di Giove e l’associazione che raggruppa i pendolari della stazione Minturno Scauri dicono di conoscere “la differenza tra torbidità e non potabilità ma vorremmo chiedere ai vertici di Acqualatina se loro utilizzano per uso umano l’acqua “torbida”. Noi cittadine e cittadini formiani, in tutta franchezza, non la preferiamo e, dovendo evitare di “ammalarci”, pur con tutte le complicazioni del momento anche per uscire a fare la spesa, preferiamo acquistare acqua per cucinare, lavarci e lavare in casa anche per prevenire che l’acqua torbida distrugga le nostre caldaie e i nostri elettrodomestici”.