“Il Covid-19 ha provocato già troppi lutti, ha generato una terribile crisi economica e modificato nel profondo le abitudini di vita. Il virus va sconfitto in fretta e ritengo che l’apertura alle cure con anticorpi monoclonali possa rappresentare un passo importante. Il tema l’ho posto, insieme ai colleghi Alessandra Ermellino, Silvia Benedetti e Nadia Aprile, in una specifica interrogazione parlamentare e con piacere ho constatato che martedì è stato riconosciuto in tutta la sua importanza dallo stesso presidente Giuseppe Conte, durante le comunicazioni sulla fiducia al Governo che ha fatto in aula al Senato”. Così in una nota ufficiale il deputato pontino Raffaele Trano, che aveva posto l’accento sul tema con una interrogazione parlamentare. “Adesso bisogna quindi voltare pagina – ha annunciato il presidente del consiglio Giuseppe Conte. Questo Paese merita un Governo coeso, dedito a tempo pieno a lavorare esclusivamente per il benessere dei cittadini, per favorire una pronta ripartenza della nostra vita sociale e una incisiva ripresa della nostra economia. I compiti che attendono il Governo sono molteplici, tutti urgenti. Innanzitutto bisogna continuare a lavorare tutti insieme per mettere in sicurezza il Paese e portarlo fuori da questa pandemia; il piano dei vaccini – non vi sfugge – sta procedendo speditamente: siamo i primi in Europa, ma dobbiamo continuare a lavorare con la massima determinazione in attesa che si rendano disponibili nuovi vaccini e di poter poi sperimentare – speriamo quanto prima – le nuove terapie degli anticorpi monoclonali. Tra le altre cose, nei prossimi mesi sarà importante rafforzare la politica di testing, anche dando seguito all’ultima risoluzione approvata dal Senato”.
Lunedì l’Aifa ha infatti ammesso il farmaco prodotto dalla Bsp di Latina alla sperimentazione. “Esprimo inoltre soddisfazione – entra nel merito Trano – per la decisione dell’Aifa di promuovere uno studio per verificare se tali cure possano rappresentare una reale opzione terapeutica per attenuare l’impatto della malattia nei pazienti in fase precoce, considerando che vi sono “evidenze preliminari” che fanno presumere una riduzione della carica virale e dunque un minore sovraccarico per gli accessi al pronto soccorso ed alle strutture sanitarie. Continuerò a seguire la vicenda ed auspico una rapida attivazione dei protocolli di sperimentazione. La filiera della produzione di questi anticorpi rappresenta un vanto per l’Italia, sia per la fase di ricerca (Eli-Lilly), sia per quella di produzione, per la quale è stato scelto lo stabilimento della Bsp di Latina”.