GAETA – E’ in lutto in queste ore il mondo della politica e della scuola di Gaeta, del Golfo e dell’intera provincia di Latina. E’ prematuramente scomparso, all’età di 77 anni, all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dov’era ricoverato da alcuni giorni osteggio della nuova peste di inizio terzo millennio, il Covid 19, il professor Quirino Leccese. Intellettuale finissimo ma dai modi semplici, popolari e genuini, il professor Leccese lo ricordiamo innanzitutto per essere stato un punto di riferimento di intere generazioni di studenti della sua città, che amava quanto la sua famiglia, ma anche degli altri centri del sud pontino. Nell’ultima fase della sua brillante carriera didattica ha guidato a lungo due delle più prestigiose realtà scolastiche del Golfo, il liceo classico “Vitruvio Pollione” di Formia ed il liceo scientifico “Leon Battista Alberti” di Marina di Minturno, dirigente anche all’istituto tecnico commerciale “Arturo Bianchini” di Terracina, applicando sul campo la validità e la bontà del “nemo propheta in patria”.
Democristiano mai pentito, tutt’altro, il professor Leccese, dopo un cursus honorum tra i banchi della maggioranza Dc, ha avuto l’onore ed il merito di guidare la città di Gaeta in due circostanze. E la prima fu davvero lunga sotto l’aspetto temporale in una fase storica in cui i sindaci, nominati dai consigli comunali e non eletti direttamente dai cittadini, restavano in carica quanto la durata di una stagione astronomica. E invece il professor Leccese è stato al timone della navicella Gaeta, quando a causa del suo isolamento ancora era considerata una penisola non tanto sul piano fisico-geografico quanto su quello politico-istituzionale, dal 24 giugno 1982 al 30 luglio 1985. Un record per quegli anni. Più corto – ma comunque interessante – sul piano della durata il mandato a sindaco ricoperto dal 25 febbraio 1987 al 12 giugno dell’anno successivo quando alzò bandiera bianca per i veti incrociati palesati dalle tante anime della defunta bandiera bianca. Intelligenza riconosciuta anche fuori dai confini provinciali, il professor Leccese condivise il progetto politico liberale ed innovatore incarnato da Forza Italia all’indomani del voto politico del 27 marzo 1994. L’attuale sindaco di Sperlonga Armando Cusani se doveva chiedere un consiglio sapeva dove andare e a chi chiedere: a Gaeta e al professor Leccese che lo volle in Provincia, nel suo secondo mandato presidenziale, quale delegato alla scuola. Il pane companatico per i denti del preside.
L’ex sindaco di Gaeta dall’alto della sua onestà politica ed intellettuale sapeva anche riconoscere anche taluni errori che la politica cittadina ha commesso, forse in maniera ingenua e superficiale. Era consigliere comunale nel 1973, da due anni era sindaco della città quel Damiano Uttaro che poi avrebbe guidato la città sino al 1981 e rappresentato la città ed il Golfo nel nascente consiglio regionale del Lazio. Il consiglio comunale quando licenziò la sua prima variante al piano regolatore – tuttora vigente dopo il piano di fabbricazione post bellico – definì quella scelta una “iattura”: “Capii anni dopo che avevo dato il voto ad una grande speculazione sulla nostra città e, a distanza di anni, non posso non sottrarmi a quella responsabilità che allora mi assunsi” . Un discorso fotocopia l’ha fatto qualche anno fa anche sulla scelta, effettuata all’epoca da una politica poco lungimirante, di privatizzare l’area e lo stesso ex stabilimento dell’Avir: “”Per me quell’area andrebbe restituita alla città, senza prevedere nessun metro cubo, dovremmo ribellarci…fare la rivoluzione! Chiamare le persone che hanno tentato di permettere la speculazione su quei 26.000 metri quadrati Chiamarli per nome e cognome, come responsabili di fronte alla città di atti infami!”
Commovente è stato il messaggio di cordoglio del sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano pubblicato subito sul profilo facebook: “Il professor Leccese ci ha lasciati! Non posso descrivere il grande dispiacere che ho provato nell’apprendere della sua scomparsa e quanto mi è difficile, anche in questo momento che vi scrivo, trattenere le lacrime. Sono profondamente addolorato, la città di Gaeta tutta piange per aver perso un suo figlio, un degno rappresentante della nostra Comunità, già Sindaco di Gaeta, una persona integerrima, un politico sempre al servizio delle Istituzioni e della collettività. Un uomo di grande cultura e levatura morale, aperto al dialogo e al confronto con tutti capace di essere “grande” tra i grandi e “piccolo” con i piccoli. Ma soprattutto un uomo, marito e padre amorevole ed affettuoso. Ho perso un caro amico. Quirino mi ha sempre voluto tanto bene ed io ne ho voluto altrettanto a lui. Mi è sempre stato vicino, pronto a darmi saggi e buoni consigli sostenendomi da subito nel mio percorso politico. Come un padre che amorevolmente protegge il proprio figlio, Quirino in tanti anni della nostra amicizia, non ha mai perso occasione di darmi il suo affetto. Mi mancherà molto quella pacca sulla spalla, caro Quirino, quel tuo parlarmi garbato ed affettuoso, i tuoi giusti rimproveri, le nostre chiacchierate sognando una Gaeta sempre più bella e proiettata al futuro. Quirino resterà sempre nei nostri cuori, nei ricordi di tutti coloro che lo hanno conosciuto, amato ed apprezzato per le sue qualità e per quello stile che lo rendeva una persona di una affabilità e garbo come pochi, un punto di riferimento per molti di noi”.
Da parte della nostra redazione giungano le più sentite in questo momento di grande dolore – il professor Leccese è deceduto alcune ore dopo la scomparsa della consuocera presso l’ospedale Dono Svizzero di Formia- alla moglie Sandra, alla collega Mediaset Safiria e a Loredana, responsabile dell’ufficio comunicazione di Acqualatina spa.
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