MINTURNO – Potrebbero conoscere a breve nuovi e clamorosi sviluppi una turpe vicenda di cui è protagonista un noto imprenditore edile di 59 anni domiciliato a Minturno e a Pignataro Interamna, nel cassinate, ma economicamente impegnato a Formia e nel resto del sud pontino. L’uomo è indagato da tempo a piede libero per aver molestato sessualmente prima e costretto ad avere rapporti sessuali una bambina di soli 14 anni. E’ la figlia di una stretta collaboratrice e dipendente dell’imprenditore che per attendere che la madre terminasse il proprio turno di lavoro frequentava la sede legale della società guidata dall’uomo.
L’inchiesta promossa dal Commissariato di Polizia di Formia e coordinata dal sostituto procuratore Emanuele De Franco non è stata per niente facile. Gli uomini del Vice questore Aurelio Metelli hanno dovuto ricostruire il rapporto, decisamente scabroso ,tra l’adolescente e l’imprenditore. Almeno dal 2017quando i due – per via del rapporto lavorativo della madre della vittima – si sono conosciuti. Secondo l’accusa l’uomo avrebbe dapprima posto in essere degli iniziali approcci sfociati nel toccare le parti intime della ragazzina per poi, con il passare del tempo, avere rapporti sessuali completi con la ragazza, oggi 17enne. Le ricostruzioni probatorie disposte dalla Procura hanno accertato che i ripetuti atti sessuali dell’imprenditore sarebbero stati consumati presso i due domicili del 59enne, a Minturno e a Pignataro. La presenza nell’abitazione del centro ciociaro della ragazzina avrebbe insospettito i familiari dell’uomo che, sposato e genitore, avrebbero motivato a dare l’allarme alla dipendente dell’imprenditore e quest’ultima alla Polizia
Le indagini sono ad un punto di svolta dopo che gli inquirenti, su disposizione del sostituto procuratore De Franco, hanno messo a verbale diverse interrogatori della 17enne e della madre sconvolta e hanno passato a setaccio i due domicili del 59enne, perquisizioni al termine delle quali sono stati sequestrati computer, cellulari e tutti i dispositivi informatici utilizzati dall’uomo. Le indagini sono finalizzate ora a verificare eventuali chat tra i due e l’esistenza di foto o video di interesse investigativo ed in quest’ottica lunedì mattina il magistrato titolare delle indagini ha incaricato il dottor Fabiano Querceto per procedere all’estrazione forense si tutti i dispositivi informatici sequestrati. L’affidamento dell’incarico c’è stato alla presenza dei legali dell’uomo, gli avvocati Sandro Salera e Paolo Marandola che, in attesa che il consulente della procura di Cassino depositi la propria perizia, confidano in una positiva risoluzione di questa brutta vicenda. La stessa difesa del 59enne è in attesa di conoscere da parte del Gip di Cassino la fissazione della data di udienza per procedere all’incidente probatorio che, già richiesto dal sostituto procuratore De Franco – è finalizzato a cristallizzare la versione dei fatti della ragazza.