AMBIENTE – Oggi è molto importante valutare e migliorare l’efficientamento energetico di un edificio. Ci sono alcuni documenti obbligatori da fornire nel caso di una locazione o vendita di un’immobile. Tra questi molto molto importante è l’APE, ovvero l’attestato di prestazione energetica, che ha appunto il compito di fornire una serie di preziose informazioni relative all’efficienza energetica di un edificio, come ben spiegato nella guida di Acea. Trattandosi di un documento ufficiale, l’APE segue le linee guida stabilite dagli appositi decreti legge nazionali ed è in grado di offrire una panoramica completa. La questione di primaria importanza è adesso capire quando serve dotarsi di questo attestato e quali sono gli elementi che influiscono sulla sua compilazione da parte di tecnici specializzati.
In quali circostanze serve dotarsi dell’attestato energetico?
Come anticipato poco sopra, innanzitutto l’APE è indispensabile nel caso di un immobile concesso in affitto o venduto. In secondo luogo, il documento in questione è obbligatorio per le nuove costruzioni così da ottenere i permessi necessari. Naturalmente esistono delle regole più approfondite da seguire, dato che la situazione può cambiare in base ai volumi, e per questo motivo è sempre necessario chiedere un consulto ad un professionista del settore. Ritornando alle casistiche iniziali, non sempre l’APE è obbligatorio in caso di locazione o compravendita. Se è già stato prodotto in passato e l’immobile non ha subito modifiche o ristrutturazioni tali da incidere sulla classe energetica, allora non è necessario richiederne uno nuovo. Viceversa, ogni ristrutturazione di livello straordinario obbliga il proprietario della casa alla richiesta di un nuovo APE, ma anche in questo caso è bene informarsi perché esistono delle eccezioni.
Quali elementi vengono presi in considerazione?
A questo punto è importante capire quali sono gli elementi che vengono presi in considerazione durante la compilazione di questo documento. L’APE viene infatti redatto tenendo conto di alcuni elementi, come nel caso delle geometrie dell’immobile, degli infissi, delle murature e dell’efficacia degli impianti presenti, soprattutto se si parla della climatizzazione. Anche l’eventuale presenza di un impianto di energia pulita come quello a pannelli solari incide molto sulla classificazione certificata dall’APE, quindi è bene tenere a mente questo dettaglio. In secondo luogo, nella lista dei fattori presi in considerazione al momento della redazione dell’attestato figurano pure gli impianti di ventilazione. Naturalmente l’APE richiede la presentazione di altri documenti, come ad esempio la planimetria dell’immobile e la visura catastale, insieme ai libretti degli impianti autonomi e centralizzati. Infine, il proprietario dell’immobile è tenuto a presentare i documenti personali, nello specifico il codice fiscale e la carta d’identità. È il caso di specificare che la richiesta dell’APE non è gratuita ma ha un costo, che in base alle circostanze può andare da un minimo di 150 euro ad un massimo di 250 euro. Il prezzo può ad esempio cambiare da città a città, ma anche in base all’ubicazione della costruzione.