FORMIA – Possesso e fabbricazione di documenti falsi, sostituzione di persona e truffa in concorso. Con queste ipotesi di reato i Carabinieri della Stazione di Formia hanno arrestato D.P.S. un uomo di 76 e A.T., una donna di 36, entrambi residenti a Fondi ma rispettivamente originari di Scafati e Terracina, sorpresi a prelevare 11mila euro in contanti dal conto corrente di un anziano di 69 anni di Fondi ma da due anni ospite presso una Rsa di Terracina. La coppia, naturalmente ben informata, ha agito presso la filiale di via Vitruvio a Formia della Bper Banca dove l’anziano fondano ha da tempo il proprio corrente. Il prelevamento di questa ingente somma di danaro ha insospettito i vertici dell’istituto di credito che hanno provveduto ad allertare i Carabinieri.
Sono stati i militari del Capitano Michele Pascale a scoprire il resto. La coppia, soprattutto il 76 enne, era in possesso dei documenti d’identità del 69enne di Fondi, naturalmente all’oscuro di quanto stava avvenendo ai suoi danni. I due truffatori sono stati arrestati in flagranza e sottoposti ai domiciliari ma, al termine dell’interrogatorio di convalida, sono tornati in libertà con il solo obbligo di firma in considerazione del loro stato di incensuratezza. Ma le indagini dei Carabinieri proseguono per verificare se nel recente passato siano stati compiuti eventuali ed ulteriori prelevamenti dal conto corrente del 69enne anziano di Fondi, sia a Formia che presso altre filiali della Bper banca. Si tratta di accertamenti delicati finalizzati ad appurare eventuali complicità di altre persone che potrebbero far parte di un’organizzazione da tempo nel mirino dei Carabinieri della Compagnia di Formia nell’ambito di deleghe ad hoc ricevute dalle Procure di Cassino e Latina per contrastare sul nascere il fenomeno delle truffe consumate ai danni di anziani.
“Rappresentano una fascia di popolazione più vulnerabile ed i soggetti che sono dediti alla consumazione di questi delitti – ha osservato il Comandante della Compagnia di Formia dei Carabinieri, il Capitano Michele Pascale – ono spesso persone senza scrupoli. Si tratta di reati in crescita favorito, talvolta, anche dalle condizioni di disagio e di isolamento in cui vivono molti anziani. Per molti di loro – ha concluso il Capitano Pascale – la truffa subita oltre che un depauperamento economico rappresenta anche un
momento di difficoltà psicologica”.