GAETA – Un parco archeologico all’interno di quella che un tempo era la raffineria dell’Eni. Dopo sette anni di attesa, il consiglio comunale di Gaeta ha deliberato all’unanimità l’acquisizione a titolo gratuito al patrimonio comunale del monumentale complesso monastico di S. Spirito di Zannone all’interno dell’ex raffineria in località Arzano.
Esempio di architettura gotica realizzato sui resti di una preesistente edificazione d’epoca romana che costituisce una rilevante testimonianza storica e archeologica, l’ex monastero di Santo Spirito di Zannone è stato acquisito al patrimonio immobiliare del comune per essere recuperato valorizzato e reso fruibile a tutti – ha commentato il sindaco Cosmo Mitrano. Il comune di Gaeta aveva espresso la volontà di giungere al recupero del complesso religioso in una lettera inviata nel 2013 alla divisione marketing dell’Eni, società proprietaria dell’ex raffineria. Sono state utilizzate le indicazioni del federalismo demaniale culturale grazie al quale è stata avviata una strategia di valorizzazione di diversi immobili appartenenti allo Stato presenti sul territorio di Gaeta come: l’ex Caserma Cialdini con il Torrione Francese, l’ex Forte “Emilio Savio” e Casa “Tosti”.
Nel suo intervento il sindaco Mitrano ha sottolineato l’operato dalla sua amministrazione di aver avviato, attraverso fondi comunali, regionali e ministeriali, un più complesso ed esteso interevento di recupero, conservazione e valorizzazione di tanti immobili dall’alto valore artistico, culturale e monumentale insistenti sul territorio comunale e da troppi anni abbandonati ad un triste oblio, Si tratta dell’ex Gran Guardia, della Porta Domnica,della Chiesa di San Giovanni a mare, della Chiesa di Santa Lucia, dell’ex Palazzo Comunale, del Bastione “la Favorita”, dell’ex Caserma Cosenz oggi Palazzo della Cultura, del ridotto cinque piani e della cinta muraria che cinge Monte Orlando.
“Con l’acquisizione del monastero di S. Spirito di Zannone – ha aggiunto l’Assessore al Patrimonio del comune di Gaeta Angelo Magliozzi – andiamo ad impreziosire il Patrimonio immobiliare e culturale della città di Gaeta quale elemento di arricchimento umano e sociale. Il nostro prossimo obiettivo è quello di valorizzare il bene in un’ottica di riqualificazione più organica e complessiva che consentirà finalmente l’accesso e la fruizione di un’area particolarmente interessante e, ad oggi, poco conosciuta nonostante il suo inestimabile valore culturale”.