FORMIA – L’ex sindaco di Formia Paola Villa, l’ex capo di gabinetto Mario Taglialatela e il dirigente del settore economico-finanziario e personale Daniele Rossi, hanno ricevuto un avviso di garanzia, a conclusione delle indagini. Il reato contestato è l’abuso d’ufficio, per Mario Taglialatela si aggiunge anche la contestazione per falso.
I fatti contestati riguardano la nomina di Mario Taglialatela a capo di gabinetto, che venne aspramente criticata dall’opposizione consiliare, in particolare dall’allora consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Pasquale Cardillo Cupo, che aveva inviato una lettera al Collegio dei Revisori dei Conti, al Sindaco Paola Villa, al Dirigente finanziario e personale, e al segretario generale, denunciando gravi profili di illegittimità. Venne presentata anche un’interrogazione. In seguito, non avendo ricevuto risposte esaustive, l’esponente dell’opposizione presentò una denuncia alla Procura di Cassino e una segnalazione per danno erariale alla Corte dei Conti.
L’amministrazione Villa ha sempre difeso la sua scelta, asserendo che la nomina di Tagliatela era assolutamente legittima e che le deduzioni di Cardillo Cupo fossero destituite “di ogni fondamento”. Secondo Villa e la sua amministrazione “il conferimento di un incarico di Staff a supporto del sindaco nell’esercizio di funzioni di indirizzo e controllo politico amministrativo che non comporta funzioni gestionali direttive o dirigenziali è perfettamente legittimo, così come stabilito dalla corte dei conti sezione regionale di controllo per la Liguria delibera numero 27 del 22 marzo 2016. Va precisato, altresì, che il rapporto con l’avvocato Taglialatela è di lavoro subordinato, senza funzioni direttive dirigenziali di studio o di consulenza. Nel decreto numero 29 del 24 luglio 2020 di conferimento incarico è precisato, infatti, che, ferma restando la dipendenza funzionale diretta del sindaco per quanto riguarda le mansioni da svolgere, per gli aspetti afferenti la gestione del rapporto di lavoro l’avv. Taglialatela dovrà fare riferimento alla dirigente del settore Affari Generali. Ma vi è di più: la rivisitazione dello staff del sindaco, oltre a rappresentare un indubbio ed oggettivo aumento quantitativo e ancor più qualitativo con l’innesto della figura dell’ex segretario generale Taglialatela ha comportato una riduzione della spesa pubblica di circa 40.000 €. In questo modo si è quindi coniugata la quantità, la qualità e il risparmio di spesa”.
Di diverso avviso il Procuratore capo di Cassino, Luciano D’Emmanuele, e la Guardia di Finanza di Formia a cui sono affidate le indagini. Ora Villa, Taglialatela e Rossi avranno venti giorni di tempo per presentare memorie e chiedere, nel caso, di essere interrogati, dopodiché verrà deciso il loro rinvio a giudizio o meno.
“Nella giornata di ieri – scrive l’ex sindaco Villa dal proprio profilo facebook – mi è stato notificato l’avviso di garanzia, con il quale sono stata informata di essere indagata per il reato di abuso d’ufficio in merito alle procedure di assunzione del dott. Mario Taglialatela nel mio staff, mentre ho ricoperto il ruolo di sindaco di Formia. Con la collaborazione del mio legale, Avv. Macari, chiederò al più presto al pubblico ministero titolare dell’indagine in corso, di essere sentita, così da chiarire tutti i passaggi che potrebbero aver ingenerato equivoci o che richiedono ulteriori approfondimenti. Nell’attesa del confronto col magistrato per cui resto a disposizione, confermo la mia fiducia nella macchina giudiziaria e confido nel buon esito delle indagini in corso, certa di poter dimostrare il buon operato mio e della mia amministrazione sempre attenta al rispetto delle regole e nell’interesse della città di Formia che con orgoglio ho difeso e continuerò a difendere”.