GAETA – Si chiama “Gaeta, comunità di Valore” ed è un movimento spontaneo sorto negli ultimi mesi a Gaeta, di cui portavoce è Sabina Mitrano, docente e storica che si è sempre contraddistinta per la sua passione per la città.
“Il movimento è sorto dalla volontà di persone, gruppi e associazioni del territorio, di proporre una nuova visione della città di Gaeta e del modo di fare politica. Un progetto i cui fili conduttori sono la trasparenza e la partecipazione. E’ nato spontaneamente – spiega la nota che lo presenta – con incontri online, alcuni mesi fa, e in questo periodo il gruppo è cresciuto accogliendo tante persone che, ognuna nel proprio ambito, hanno messo a disposizione le proprie competenze e le proprie idee per il futuro lavoro di progettazione. Il proposito è quello che Gaeta torni ad essere una comunità di valore: il valore che la storia ci ha donato, della bellezza delle nostre risorse tra terra e mare, dell’anima turistica e storico-naturalistica-artistica, imprenditoriale e sociale.
“Oggi, guardandoci intorno, ci accorgiamo che tanti sono i valori, le idee ma anche gli strumenti concreti che mancano nel dibattito politico e nella gestione amministrativa della Città” – si legge nel manifesto di Gaeta, comunità di Valore – “e senza i quali non è possibile offrire una vera possibilità di crescita al nostro bellissimo orizzonte. Per costruire un progetto in grado di rispondere alle esigenze del presente e a quelle del futuro, c’è bisogno di creare risposte grazie alla partecipazione dei cittadini, alla trasparenza e condivisione delle azioni amministrative: ogni cittadino ha bisogno di sentirsi nuovamente forza attiva del miglioramento della società in cui vive; ha bisogno di ritrovare l’entusiasmo di essere parte di un tutto, di valere tanto come singolo quanto come comunità che opera per il bene proprio e delle generazioni a cui lasceremo in eredità questo territorio, in connessione con il territorio circostante”.
“E’ per questo che ‘Gaeta, Comunità di Valore’ – spiega ancora – ha a cuore, prima di tutto, l’associazionismo e l’attivismo sociale, che aiutano a ricostruire il tessuto sociale e il dialogo. E guarda a chi negli anni è andato a lavorare fuori e spera di poter tornare e mettere radici, ai giovani, a chi desidera rimanere. Gaeta continua a perdere i suoi abitanti, vede partire i suoi giovani, vede perdere le sue opportunità. Sono già allo studio, nel gruppo, delle proposte concrete e alternative alla gestione odierna, per poter creare o consolidare filiere produttive e durature, lavoro, politiche per la casa e la famiglia, la mobilità e l’accessibilità, spazi e confronto a sostegno delle intelligenze ed energie migliori.
“In un momento così delicato e complesso per tutta la nostra società” – conclude Sabina Mitrano, portavoce del progetto – “accanto alle problematiche più generali da cui siamo incalzati, ancora più importante è lo sguardo che ciascuno di noi rivolge alla realtà più vicina, a quella che abbiamo subito intorno a noi. La nostra Città, la comunità in cui viviamo, rappresentano – ancora di più oggi – il contesto in cui ciascuno cerca risposte immediate e concreto sostegno alle difficoltà del presente, e una solida base per la costruzione del futuro. Fare politica non significa scontrarsi, aggredirsi, opporsi: fare politica significa proporre, costruire, unire. Per questo motivo, alla sfida che il presente ci pone davanti è necessario rispondere con le armi della competenza, del rispetto, della sostenibilità.
E conclude: “Chiunque si propone di guidare una comunità di persone – e un territorio – ha il dovere di conoscere e riconoscere i fabbisogni di tutte le persone che lo vivono, di ascoltare le loro voci, e valorizzare tutte le caratteristiche del territorio che queste persone accoglie, indirizzando e sensibilizzando le molteplici energie presenti, affinché l’azione pubblica sia il più possibile frutto di una visione collettiva e di decisioni condivise, partecipate e progettate insieme. E, ci auguriamo che di voci, di idee e di proposte ce ne siano tante: abbiamo bisogno della competenza, dell’energia e dell’entusiasmo di tutti per far crescere la nostra città e costruire un futuro alternativo, sostenibile e attento alla qualità della vita e della cultura della nostra città.”