FORMIA – Rispetto e riserbo. E’ quanto hanno chiesto le famiglie di Romeo Bondanese e di Osvaldo Vellozzi all’indomani della gravissima aggressione di cui sono stati vittime nella centralissima via Vitruvio a Formia. Il loro pensiero l’hanno affidato ai legali di parte civile, gli avvocati Vincenzo Macari e Civita Di Russo, che hanno voluto smentire “le voci circolate circa presunti giri di droga e di regolamenti di conti che avrebbero visto protagonisti i due giovanissimi, vittime di una brutale aggressione, finita come non poteva e non doveva finire”. Le due famiglie formiane hanno motivato le ragioni della loro istanza “per lo sconfinato dolore che gli assistiti e l’intera cittadinanza locale, rimasta atterrita per l’accaduto, si trovano a vivere”. Le famiglie di appartenenza di Bondanese e Vellozzi hanno annunciato, ora, di voler seguire con la massima attenzione il corso delle indagini” rimanendo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per qualsivoglia necessità. La vicenda – come ha sottolineato il Questore di Latina Michele Spina – ha conosciuto un epilogo diverso da quello che doveva essere. Ne sono convinte le famiglie di Romeo e Osvaldo che “attendono per poter conferire ogni utile supporto per lo sviluppo delle indagini e per rendere giustizia a così esecrabile condotta.
Il comunicato congiunto degli avvocati Macari e Di Russo ha offerto un importante spunto investigativo, inedito sinora: il gruppo degli aggressori non era composto da due ma da quattro giovani campani. Se Camillo Buro è stato trasferito in un centro di prima accoglienza per minori di Roma ed il secondo è ricercato, i rimanenti due sono da ore sotto interrogatorio presso gli uffici del commissariato di Polizia di Formia per chiarire la loro posizione e ruolo svolto nella vicenda. Lo confermano gli stessi avvocati Macari e Di Russo nella loro nota congiunta: ” I protagonisti della triste vicenda, tutti minorenni, compresi i quattro componenti del gruppo aggressore, nel corso delle ore vedono delineare le rispettive posizioni processuali, anche grazie al febbrile lavoro che sta effettuando la Polizia Giudiziaria del commissariato di Formia coordinatata dal sostituto procuratore Maria Perna”.
Intanto il Prefetto di Latina Maurizio Falco ha tenuto nel pomeriggio di mercoledì una conferenza stampa cui ha preso parte anche il commissario Prefettizio del comune di Formia Silvana Tizzano. Ha formalizzato praticamente tre richieste. La prima alla stessa amministrazione comunale, quella di potenziare il sistema di videosorveglienza nei punti caldi della “movida” cittadina. La seconda è stata diretta alle forze dell’ordine che già tanto stanno facendo sul tema: intensificare ulteriormente i controlli “che devono avere un carattere preventivo – ha aggiunto il Prefetto Falco – piuttosto che repressivo”
La Terza richiesta è indirizzata agli stessi esercenti della movida: “Li invito a sollecitare l’intervento delle forze dell’ordine e, in particolare, della Polizia Locale qualora dovessero notare qualcosa di anomalo all’esterno delle rispettive attività. Serve la collaborazione di tutti – ha concluso il Prefetto – nessuno escluso”
Sul piano politico è intervenuto il capogruppo consiliare della Lega nonché responsabile provinciale degli Enti locali del carroccio e consigliere nazionale dell’Anci Antonio Di Rocco: ”Le parole del Prefetto e del Questore di Latina sono i capisaldi delle istituzioni, che devono rimettere al centro le nuove generazioni e le problematiche giovanili. Questa deve essere la sfida da vincere per ricostruire una società basata sui valori, sulla famiglia e sulla persona”.