GAETA – E’ stato definito il “Giardino della cremazione” ed il Comune di Gaeta ci sta lavorando da qualche anno. Si tratta del progetto di realizzazione di una struttura crematoria destinata a chi dopo la dipartita non desiderasse la consueta sepoltura. Il comprensorio del Golfo di Gaeta ne è sprovvisto e vista l’esigenza sociale si ritiene l’opera importante.
La sua costruzione è stata prevista in località Sant’Angelo, per l’appunto a Gaeta. L’iter burocratico – previa la realizzazione e la gestione, che potrebbe vedere scendere in campo una partnership tra pubblico e privato – si è svolto fino all’approvazione del cosiddetto “progetto preliminare”, ma a questo punto tra gli abitanti della zona sono emerse perplessità – legate ad esempio alle emissioni in atmosfera e allo scarico delle acque reflue – e contrarietà, legate anche a quella che denunciano come una “totale mancanza di partecipazione e confronto con i cittadini che abitano nella zona”.
Così, sabato scorso, si è tenuto un incontro proprio tra i residenti della zona di Sant’Angelo e il comitato Monte Bucefalo, riuniti in un’assemblea a cui sono stati invitati a partecipare anche i membri della sezione “Mariano Mandolesi” del Partito Comunista di Gaeta. “Si è deciso insieme a loro di avviare – racconta proprio una nota della sezione locale del PC – oltre alle vie legali già partite, parallelamente anche una mobilitazione popolare, a partire da una petizione allargata ai cittadini dei Comuni interessati e diretta al Sindaco e al presidente del Consiglio comunale di Gaeta”.
Ed in particolare rispetto alla mobilitazione legata alla petizione che dicono allargata a tutti i residenti del comprensorio, i Comunisti gaetani aggiungono: “siamo onorati della riconoscenza mostrataci dai residenti presenti all’assemblea, del fatto che ci abbiano preso come punto di riferimento per le future mobilitazioni a partire dalla scrittura della petizione che ci è stata da loro delegata e la raccolta delle firme stessa, chiedendoci inoltre di mettere a disposizione la nostra sezione di Via Indipendenza 206, dove sarà possibile firmare la petizione o consegnare i moduli già firmati tutti i martedì e giovedì pomeriggio dalle 17 alle 19. Siamo già a circa 50 firme con il primo breve banchetto non pubblicizzato di martedì pomeriggio, facile prevedere la futura risposta positiva della città nell’aderire”.