FORMIA – E’ stato un solo fendente a recidere l’arteria femorale di Romeo e attingere anche tutti i vasi intorno, provocando la morte per dissanguamento di Romeo, avvenuta pochi minuti dopo il trasferimento all’ospedale. La lama del coltello, lunga tra gli 8 e i 10 centimetri e larga poco più di 2,3 centimetri, è entrata per dieci centimetri. Segno che non si è trattato del coltellino svizzero di pochi centimetri, ipotizzato nella prima fase delle indagini, ma di un coltello più grande e affilato che non è stato ancora trovato dagli inquirenti. Un aspetto che aggraverebbe la posizione dell’accoltellatore.
E’ quanto emerso dall’autopsia, durata meno di tre ore, eseguita questa mattina dal medico legale Vincenzo Grassi presso l’Istituto di Medicina Legale del Policlinico Gemelli di Roma, sulla salma del 17enne studente di Formia, Romeo Bondanese, accoltellato martedì sera in pieno centro, nelle adiacenze del ponte Tallini, da un 16enne di Casapulla (Caserta), ora agli arresti domiciliari per omicidio preterintenzionale e lesioni gravi. All’esame autoptico vi hanno preso parte anche due periti di parte, il dottor Luca Lepore in rappresentanza del collegio difensivo ed il dottor Antonio Oliva in rappresentanza della parte offesa.
I funerali di Romeo Bondanese si svolgeranno domenica, alle 15, presso la chiesa di San Giovanni Battista e ad officiarli sarà l’arcivescovo di Gaeta Monsignor Luigi Vari e da altri sacerdoti della forania di Formia. La tragedia di Romeo Bondanese è approdata nell’aula della Camera dei Deputati. Intervenendo il deputato di Gaeta del gruppo misto Raffaele Trano è stato durissimo: “Quanto sta accadendo nel nostro territorio ed in altre regioni è una sconfitta per tutti. Ho chiesto ai miei colleghi di assumersi le proprie responsabilità. A ciascuno di noi è dato un tempo per agire, non farlo significa non saper leggere la gravità dei fatti”.
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