MINTURNO – Il Sindaco Gerardo Stefanelli, il Vice Daniele Sparagna, il Gruppo di Protezione Civile ed il personale addetto alle funzioni di supporto del Comune di Minturno hanno preso parte, questa mattina, all’esercitazione “Tsunami Ready”, condivisa con la Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento Protezione Civile, l’Istituto Nazionale Geologia e Vulcanologia, i Comuni di Palmi (Reggio Calabria) e di Pachino-Marzameni (Siracusa). Alla simulazione odierna (che porterà il municipio pontino ad ottenere il riconoscimento internazionale di comunità “Tsunami Ready”) si è sovrapposta una reale emergenza, dovuta al maltempo: lo staff operativo, riunito presso la sede di via Cadorna, e le squadre di intervento hanno dato vita all’esercitazione e, nel contempo, hanno fronteggiato disagi e danni causati in varie zone del comprensorio di Minturno-Scauri dalla pioggia, caduta in maniera copiosa nell’arco della mattinata.
Nel corso delle operazioni simulate (annunciate da allarmi sonori e scandite dall’impiego sul campo di mezzi di soccorso) è stata effettuata anche una prova di evacuazione in una scuola che ricade nella fascia costiera a rischio. Il progetto “Tsunami Ready”, nato nel 2001 in ambito internazionale e patrocinato dall’UNESCO, ha già interessato le città di Cannes (Francia) e Chipioma (Spagna). Nelle attività di oggi sono stati coinvolti la Capitaneria di Porto, la Polizia Locale, il Gruppo Comunale di Protezione Civile, le Associazioni stabilimenti balneari e gli operatori turistici e, in via sperimentale, su una parte del territorio cittadino, sono stati posizionati opportuni cartelli indicativi circa le modalità di comportamento in caso di maremoto.
«Il nostro Comune – spiega il Sindaco Gerardo Stefanelli – ha accettato di aderire a questo progetto pilota, patrocinato dalla Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’Unesco, dopo aver ottemperato alla normativa vigente, aver approvato il 21 novembre 2017 il Piano d’Emergenza Comunale (PEC) e partecipato all’esercitazione TableTop Latina 2019. Tutto ciò nell’ottica di sensibilizzare la popolazione in merito alle buone norme di protezione civile e di acquisire la preparazione e la consapevolezza idonee a fronteggiare ogni emergenza e rischio, in considerazione del fatto che le nostre coste potrebbero essere interessate anche dal rischio maremoto».
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