FORMIA – Ha chiesto di parlare e di dire com’è morto Romeo Bondanese, il cugino di 16 anni ucciso la sera di Carnevale in via Vitruvio a Formia con un unico fendente all’arteria femorale. Il sostituto procuratore presso la Procura dei Minorenni di Roma Maria Perna ha fissato per venerdì mattina a Roma un interrogatorio con il giovane di Formia che nel tentativo di salvare Romeo è rimasto gravemente ferito nella drammatica fase omicidiaria in cui ha perso la vita, per l’appunto, il cugino coetaneo.
Il giovane sarà sentito dal pm inquirente in qualità di indagato. Ha infatti ricevuto un avviso di garanzia con l’ipotesi di reato di rissa aggravata, lo stesso capo di imputazione formulato nei confronti di almeno quattro persone originarie della provincia di Caserta che la sera di martedì grasso giunsero a Formia insieme al 17enne di Casapulla che, tuttora agli arresti domiciliari, è accusato di aver inferto l’unico fendente mortale ai danni di Bondanese.
Il 16enne di Formia sarà assistito e accompagnato dal legale difensore, l’avvocato Vincenzo Macari, per offrire la sua ricostruzione dei fatti per i quali continuano le indagini del Commissariato di Formia nel più assoluto riserbo.