GAETA – “Gaeta è una città che ha un disperato bisogno di un’offerta politica da e di sinistra”. Ma per farlo e per rendere più incerto il dopo-Cosimino Mitrano c’è bisogno di una stagione di pacificazione a sinistra, in grado poi di essere catalizzatore di un progetto alternativo all’attuale amministrazione comunale guidata da Forza Italia e, indirettamente, dal Partito Democratico. Claudia Magliuzzi lancia di nuovo un guanto di sfida all’azione di governo che amministra Gaeta ininterrottamente dal 2012. Guai a parlare di candidatura a sindaco all’avvocato Magliuzzi, figlia d’arte (papà Lino è stato candidato a sindaco del centrosinistra, presidente del consiglio comunale e uno dei rappresentanti più longevi del foro del Golfo e della provincia di Latina) che ha deciso “al momento” di essere investita di un solo incarico, di federare, nel ruolo di coordinatrice del movimento “Orizzonti per Gaeta”, le tante anime ribelli del frastagliato centro sinistra gaetano.
Claudia Magliuzzi senza eccessivi giochi di parole rivendica, con un pizzico di orgoglio, l’appartenenza ad un campo progressista che “si pone in decisa discontinuità rispetto alla attuale amministrazione cittadina”. La sua ‘iniziazione’ politica l’avvocato Magliuzzi l’aveva vissuta alle regionali del 4 marzo 2018 candidandosi per Liberi e uguali. Il “pieno” di voti l’aveva centrato naturalmente nella sua Gaeta piazzandosi seconda nella graduatoria dei più eletti, superata dal solo consigliere regionale uscente di Forza Italia, il formiano Giuseppe Simeone, sostenuto a mani basse dal sindaco Cosmo Mitrano e del monocolore di Forza Italia. Questo fronte progressista per battere il successore di Mitrano – l’imprenditore Christian Leccese è il più ‘indiziato’ a raccogliere la pesantissima eredità amministrativa dell’attuale sindaco di Gaeta – ha bisogno però di tutti. Nessuno escluso.
Naturalmente dei pezzi da novanta del Pd cittadino che da anni non hanno più un tetto sotto cui ripararsi come gli ex sindaci Silvio D’Amante e Salvatore Di Maggio da una parte, Lino Magliuzzi e Damiano Di Ciaccio dall’altra (entrambi hanno guidato il consiglio comunale di Gaeta quando al governo c’era il centro sinistra) e rappresentanti sul territorio di alcuni movimenti civici che in una sola stagione, dopo le naufragate esperienze dei due tradizionali schieramenti politici, hanno avuto nell’italo-americano Anthony Raimondi un fugace punto di riferimento. Poi il nulla. Claudia Magliozzi sa che il Pd sempre stato ostile al matrimonio con Cosimino Mitrano è un ideale trampolino di lancio ma non basta assolutamente – come detto – per rendere meno ostica e dura la salita da percorrere nel prossimo anno di campagna elettorale. Da qui la decisione di interloquire – e subito – con molti civici (Marina Costabile, ex consigliere comunale, è la cognata dell’ex sindaco Raimondi), diversi giovani (Chiara Manfellotti, Costantino Vecchio, James Forbus e Francesco D’Amante) e con l’associazionismo culturale (Angela Uttaro è la presidente di Agorà).
Ma non solo. “Orizzonti” ha avviato sotterranei contatti anche con Sabina Mitrano, la prima ex ‘vice’ di Cosimino Mitrano nel 2012 che poco meno di un mese fa aveva lanciato una sfida elettorale all’amministrazione di cui ha fatto parte prima di essere messa alla porta due anni più tardi. Claudia Magliuzzi, tra le righe, ha mandato un segnale politico alla professoressa di latino del Liceo scientifico “Fermi”: “Fermiamoci e ragioniamo. Non permettiamo al sindaco di Gaeta di scegliere per conto della sua coalizione anche l’ideale candidato a sindaco da battere”.
L’obiettivo di “Orizzonti” è chiaro, dunque: “Creare una solida coalizione che possa condividere innanzitutto i principi di legalità e trasparenza nella azione politica ed amministrativa, principi fondamentali ed imprescindibili che ispirano il movimento”. Il tempo davanti ce n’è, oltre un anno, per promuovere un confronto con coloro che “vorranno sentirsi parte del progetto sui temi che pongano il cittadino al centro dell’azione politica – ha subito puntualizzato l’avvocato Magliuzzi – Si tratta del lavoro, delle politiche inclusive sociali in favore delle fasce più deboli e fragili, della tutela dell’ambiente, della conservazione, protezione e valorizzazione del territorio, delle sue ricchezze naturali, storiche e culturali, e del turismo sostenibile anche nell’ottica di creare occasioni di lavoro per i giovani.
“Orizzonti” , insomma, vuole realizzare una sorta di laboratorio al quale permettere la partecipazione di tutte quelle persone o formazioni politiche, civiche e sociali, che con il loro contributo potranno arricchire i contenuti di quello che diventerà, poi, un vero e proprio “manifesto” politico”. Insomma sarà la piattaforma programmatica da sottoporre all’elettorato gaetano. A tal riguardo la convergenza non potrà non riguardare il consiglio comunali di Gaeta. Nei banchi, ormai ridotti all’osso, dell’opposizione siedono gli unici due consiglieri che non sono stati “bulgarizzati” dal sindaco Cosimino Mitrano: “E dobbiamo parlare anche con Emiliano Scinicariello (che del Pd ha fatto parte a lungo prima di uscirne ma conservando un cordone ombelicale legato al consigliere regionale pontino Dem Salvatore La Penna) e con Franco De Angelis, da pochi giorni coordinatore e consigliere comunale di Demos”.
L’avvocato Magliuzzi naturalmente non trascura un nodo che quanto prima dovrà essere sciolto, quello relativa alla candidatura a sindaco che potrà invesirla. Ma l’interessata allunga le mani per evitare di cadere all’indietro: “Abbiamo le idee chiare sulle qualità del candidato a sindaco per la prossima competizione elettorale. Ma manteniamo il nostro impegno, già più volte espresso ai nostri interlocutori, e non indicheremo alcun candidato fin quando il suo nome non sarà uscito – osserva concludendo – dal confronto con le altre componenti della auspicata aggregazione. Dobbiamo soltanto continuare il percorso intrapreso con chiarezza e lealtà”. Due qualità che al centrosinistra di Gaeta sono sempre mancati. Non da ora ma da sempre.
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