Un giorno che termineranno di scontare l’eventuale condanna saranno costretti ad un ulteriore provvedimento: la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per i successivi due anni. Lo ha disposto nei confronti di tre cittadini indiani il Tribunale di Roma su proposta del Questore di Latina Michele Spina. I tre sono attualmente in carcere e sono in attesa di giudizio relativamente al gravissimo reato di cui sarebbero resi protagonisti un anno fa nelle fasi iniziali del lockdown: secondo l’accusa avrebbe abusato sessualmente una bambina di 12 anni, la figlia di una coppia di loro connazionali che ospitarono i tre.
Gli abusi si sarebbero perpetrati nei mesi successivi e della vicenda il commissariato di Polizia venne a conoscenza solo quando un medico di base di Fondi raccontò di essere stato contattato da una sua assistita, di nazionalità indiana. Non era altro che la madre dell’adolescente che dichiarò di aver appreso dalla figlia 12enne di essere stata violentata dai tre amici loro ospiti, nei momenti in cui i genitori non erano in casa. I tre il 19 ottobre furono raggiunti da un provvedimento di fermo che, disposto dalla Procura di Latina, venne convalidato dal Gip.
Con l’applicazione della sorveglianza speciale scatterà nei confronti dei tre immigrati il divieto assoluto di trovarsi a meno di 800 metri da tutti componenti della famiglia che li aveva ospitati nella propria abitazione, di associarsi a persone pregiudicate, di rincasare la sera più tardi delle ore 20 e di uscire di casa prima delle 7 del mattino.