SABAUDIA – “Lo sport non vi dimentica”: questa la scritta che compare sulle maglie che gli atleti del canottaggio della Marina Militare hanno indossato, nel week end sportivo del 19 – 21 marzo, per ricordare più di 1.000 vittime innocenti delle mafie, cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali uccisi dalla criminalità organizzata solo per aver compiuto il loro dovere.
“Abbiamo subito accolto l’invito della Federazione Italiana Canottaggio a partecipare a questa importantissima iniziativa perché ne condividiamo l’obiettivo e le finalità e perché siamo convinti che il ricordo di chi ha dato la propria vita compiendo il proprio dovere sia importante per perpetuarne la memoria – ha commentato il comandante di Mariremo, il capitano di fregata Sergio Lamanna – I nostri atleti, che in questi giorni si stanno preparando per i futuri impegni nazionali, internazionali e per le olimpiadi di Tokyo, hanno voluto divulgare l’importante messaggio che il mondo dello sport non dimentica le vittime delle mafie”.
I canottieri della Marina Militare, unitamente ai familiari delle vittime, al mondo della cultura, alle associazioni, hanno rinnovato l’impegno a non dimenticare chi ha donato la propria vita per combattere il crimine organizzato e, durante i loro allenamenti, sono scesi in acqua con una maglia simbolica per ricordare come lo sport possa rappresentare un mezzo ed una soluzione per allontanare tanti ragazzi dalle mafie e dalle strade sbagliare offrendo un’opportunità di riscatto, di accrescimento e di rivalsa.
