Cronaca

Formia / Finanziere morto, disposta l’autopsia

FORMIA – Il sostituto procuratore della Repubblica di Cassino Beatrice Siravo vuole vederci chiaro sul decesso di Raffaele Tramontano, il 48enne finanziere di Scauri che, in servizio presso il centro navale delle Fiamme Gialle di Formia, è deceduto giovedì mattina ufficialmente per infarto sopraggiunto però a 48 ore dalla somministrazione del vaccino dell’Astrazeneca. Quando era tutto pronto venerdì per lo svolgimento dell’autopsia presso l’obitorio dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino dove si trova il cadavere il militare il magistrato titolare del fascicolo aperto con l’ipotesi di omicidio colposo contro ignoti ha contattato un luminare della medicina legale in Italia.

Si tratta del professor Costantino Ciallella, patologo forense dell’Università “La Sapienza” di Roma, la cui scelta è stata decisa dopo un consulto negli uffici della Procura in piazza Labriola a Cassino. Effettuerà l’autopsia nella giornata di lunedì all’ospedale di Cassino con l’obiettivo di definire l’esistenza di un nesso tra l’arresto cardiocircolatorio e i possibili effetti del vaccino somministrato a Tramontano, insieme a diversi altri colleghi e rappresentanti di altri gruppi militari, nella giornata di martedì. Il finanziere di Scauri, che viveva presso la sua famiglia d’origine, aveva cominciato ad avvertire dolori addominali nella giornata di mercoledì, un quadro clinico peggiorato sino a giovedì quando l’uomo è stato fulminato da un infarto mentre entrava in ufficio.

Il professor Ciallella è stato scelto perché martedì era stato nominato dalla Procura di Roma, insieme all’infettivologo e direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani Giuseppe Ippolito, all’anatomopatologo Carlo della Rocca, per effettuare l’autopsia sul cadavere di Stefania Maccioni, l’insegnante 51enne di Cerveteri, deceduta pochi giorni dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca al centro della Croce Rossa e Asl 4 di Santa Severa. La professoressa Maccioni aveva ricevuto la prima dose del vaccino anglo svedese il 25 febbraio per essere poi vittima di una serie di emicranie che il 9 marzo che le hanno provocato il decesso. Ad oggi l’unico dato certo è che la morte della donna è stata determinata da una trombosi venosa cerebrale massiva.

Share