SPIGNO SATURNIA – Due comunità, Cassino e Spigno Saturnia, sono in lutto per l’ennesimo tributo di sangue della superstrada Formia-Cassino, una delle arterie più pericolose d’Italia e, nonostante tutto, più abbandonate a se stesse. E’ di due morti il pesantissimo bilancio dell’incidente stradale verificatosi nella serata di sabato, poco dopo le 19, al chilometro 25,300 della strada regionale 630, nel territorio di Minturno ai confini con il comune di Spigno Saturnia.
A perdere la vita sono stati Patrizio Stefanelli, 44 anni, originario di Formia ma residente a Cassino, e Luigi Venturino, 27enne di Spigno Saturnia. Si trovavano a bordo delle rispettive auto, una Bmw ed una Volkswagen Golf quando c’è stato lo scontro frontale lungo un tratto in rettilineo, privo di spartitraffico, dell’arteria stradale. E’ stato talmente violento che le due auto coinvolte nel frontale hanno terminato la loro corsa ad una distanza considerevole dal punto in cui è stata la collisione.
I primi soccorritori – i Vigili del Fuoco e i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Formia e della Stazione di Minturno – hanno trovato soltanto una scia mortale di detriti mentre per i conducenti delle due auto è stato purtroppo inutile il tempestivo intervento dei sanitari del 118. Stefanelli, la cui famiglia è originaria proprio di Spigno Saturnia, e Venturino (che aveva a bordo anche due cani, deceduti) cessavano di vivere tra le lamiere contorte della Bmw e della Golf contribuendo, loro malgrado, ad allungare il chilometrico elenco di vittime della superstrada Formia-Cassino.
Saranno i Carabinieri a definire l’esatta dinamica ed eventuali responsabilità su questa nuova tragedia della strada che si è consumato lungo uno dei tratti ancora al buio della “630”nonostante i ripetuti moniti ad intervenire da parte dei sindaci dei comuni attraversati dalla superstrada, in testa quello di Spigno Saturnia Salvatore Vento.
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