Fondi / Bilancio di previsione e Piano delle Opere pubbliche, doppia approvazione in Consiglio comunale

Attualità Cronaca Fondi

FONDI –  Con lo svolgimento dell’ultima riunione del Consiglio comunale di Fondi  sono stati approvati due documenti fondamentali per l’amministrazione cittadina: il “Bilancio di Previsione” (16 voti favorevoli di “Maggioranza” vs 7 contrari di “Minoranza”) e il “Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2021-23” (16 voti favorevoli di “Maggioranza” vs 7 contrari di “Minoranza”) .

In merito al Bilancio ha relazionato l’assessore competente, nonchè vice-Sindaco, Vincenzo Carnevale che con la sua lunga spiegazione ha precisato in primis come si sia riuscito a non aumentare la pressione fiscale pro-capite sui cittadini fondani, pur mantenendo servizi efficienti e una particolare attenzione ai Servizi Sociali e alle fasce di popolazione più fragili, ma ha anche precisato: “in questo bilancio non approveremo il piano economico finanziario sui rifiuti dell’anno 2021. Il rinvio dell’approvazione della TARI è stato disposto per attendere il necessario intervento del legislatore che deve ancora risolvere alcuni aspetti che incidono in maniera importante sulla definizione delle tariffe”.

Contestualmente all’approvazione del Bilancio di Previsione, è avvenuta quella della delibrazione, da allegare a questo documento,  con la quale i Comuni verificano la quantità e la qualità delle aree e dei fabbricati da destinare alla residenza dei piani di zona per l’edilizia economica e popoalre ed alle attività produttive e terziarie. A spiegarlo all’assemblea la presidente della commissione Bilancio Elisa Carnevale (Forza Italia) : “il Comune di Fondi non dispone ad oggi di nessuna area da adibire all’edilizia popolare, ma l’amministrazione, in continuità con la precedente, sta lavorando sulla pianificazione urbanistica per avviare un’importante variante al piano regolatore che permetterà di individuare, in un prossimo futuro, nuove aree da destinare a tale scopo”.

Ad esporre il quarto punto all’ordine del giorno, vale a dire il “Piano Triennale delle Opere Pubbliche 2021-2023”, il presidente della commissione Lavori Pubblici Mariano Di Vito. “Il programma triennale delle opere pubbliche – ha spiegato – individua i grandi progetti per la manutenzione e lo sviluppo della città. Indica tempi e risorse (proprie, dello Stato e di soggetti privati) e include opere di importo superiore a 100mila euro che abbiano già un progetto e uno studio di fattibilità”.

Secondo quanto riferito le risorse deriveranno in larga parte da le cosiddette “risorse esterne”- circa il 90% – di cui addirittura l’85% sarebbero “vincolate”, ovvero finanziamenti ottenuti dalla Regione o dallo Stato per realizzare una determinata opera. Con questi presupposti partiranno già da quest’anno i lavori – interventi di edilizia scolastica, manutenzione stradale e opere cimiteriali –  annunciati nel programma.

Un piano che è stato tacciato anche di essere in realtà una “copia” degli anni precedenti e che  è stato criticato dal consigliere Salvatore Venditti (Camminare Insieme) sottolineando alcune mancanze in città cokme quella di un asilo nido comunale, di un parco, di un polmone verde. A rispondere a questo intervento – solo il primo dei tanti –  è stato l’assessore all’Ambiente Fabrizio Macaro che si è premurato di chiarire che l’avvio a breve della ristrutturazione e dell’ampliamento dell’area esterna al Palazzetto dello Sport che prevede la realizzazione di una tensostruttura, di un percorso pedonale di 800 metri e di una nuova zona verde di 2.500 metri quadrati con prati, alberi, giostre e illuminazione.

Tra le altre critiche al documento di programmazione triennale, sono emerse quelle di Francesco Ciccone (Fondi Vera) che ha individuato nel piano diverse corpose voci relative al costruendo teatro comunale e alla manutenzione stradale; Franco Cardinale (La mia Fondi) ha chiesto un maggior impegno per la realizzazione di opere in grado di produrre profitto e Luigi Parisella (Riscossa Fondana) ha lamentato la mancanza di una programmazione ponderata rispetto alle esigenze della città.

Non si è fatta attendere, infatti, la replica dei consiglieri Daniela De Bonis (Io Sì) e Vincenzo Mattei (Forza Italia): la prima ha spiegato come l‘asilo comunale, progetto caldeggiato anche dall’amministrazione, richieda un’attenta stima di costi relativi a personale, struttura e gestione; il secondo ha ribadito come il piano triennale delle opere pubbliche sia un “libro delle opportunità, non dei sogni” e che nulla esclude la possibilità di aggiungere opere in itinere a seguito della partecipazione a bandi o avvisi pubblici.

“Ritengo – ha concluso Mariano Di Vito – che si stia facendo moltissimo e trovo che sia ingeneroso parlare di copia e incolla. Cosa bisognerebbe fare? Buttare nel cestino tutte le opere iniziate e i progetti degli anni addietro? Questo tema non si addice all’argomento e se qualcuno lo esprime vuol dire che non ha idea di come funziona la macchina pubblica così come è interessato a criticare ma non a collaborare chi introduce in Consiglio argomenti mai affrontati in commissione”.

Si è parlato anche dell’elenco degli “immonili suscettibili di valorizzazione o di dismissione per il triennio 2021-23” illustrato dalla presidente della commissione Bilancio Elisa Carnevale. “Per procedere al riordino, alla gestione e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare – ha spiegato – i Comuni redigono un apposito elenco contenente i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione. Viene così redatto il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari allegato al bilancio di previsione. L’inserimento degli immobili nel piano ne determina la conseguente classificazione come patrimonio disponibile, fatto salvo il rispetto delle tutele di natura storico-artistica, archeologica, architettonica e paesaggistico ambientale. Il piano è trasmesso agli enti competenti, i quali si esprimono entro trenta giorni”.

Alla presentazione del punto è seguito l’intervento del consigliere Luigi Parisella (Riscossa Fondana) che ha chiesto la stesura di una stima obiettiva effettuata dall’ufficio tecnico in quanto a suo avviso l’elenco letto non corrispondeva alla realtà; l’assessore all’Urbanistica, Patrimonio e Viabilità Claudio Spagnardi ha sottolineato come l’osservazione del leader del gruppo “Riscossa Fondana” sia stata opportuna e ha spiegato come il valore stimato fosse soltanto provvisorio.