ITRI – “I lavori di sistemazione dei tetti del campanile della Chiesa Madonna di Loreto in Itri, di proprietà del Fec, in concessione ai Passionisti, che dovranno essere eseguiti quanto prima, hanno costretto i religiosi ed i fedeli della locale comunità ad adattare a chiesa provvisoria un’ex biblioteca interna del convento, recentemente ristrutturata, pur di assicurare le funzioni religiose”. A renderlo noto è padre Antonio Rungi, delegato arcivescovile per la vita consacrata della diocesi di Gaeta e vice-superiore della comunità passionista di Itri.
“Da metà gennaio scorso le varie celebrazioni –afferma padre Rungi – le stiamo svolgendo in questa chiesa provvisoria, adattata allo scopo, molto dignitosa ed accogliente, ma limitata negli spazi per le varie esigenze liturgiche, essendo la chiesa della Madonna di Loreto molto frequentata e conosciuta, essendo stata, per diversi secoli, convento dei cappuccini e dal 1943 convento dei passionisti. Particolare difficoltà stiamo incontrando nelle celebrazioni dei riti della settimana santa, ma la limitazione degli spostamenti a causa del covid-19, di conseguenza, con nostro sommo rammarico, ha ridotto la partecipazione dei fedeli ai riti. Tuttavia, sia Domenica delle palme, che Giovedì santo e nel Venerdì della Passione di Cristo, abbiamo avuto un discreto afflusso di fedeli che hanno partecipato alle funzioni religiosi nel rispetto assoluto delle norme igienico-sanitarie e del distanziamento spaziale, Sabato santo la veglia pasquale alle ore 18 e domenica di risurrezione le messe alle ore 8 e alle ore 18. Speriamo in una buona partecipazione”.
“Speriamo che il Fec realizzi quanto prima questi lavori e che il costo preventivato per la spesa, non eccessivo, venga destinato dai organi competenti a tale scopo” –ha sollecitato padre Antonio Rungi, alla luce della verifica dei tecnici del Ministero degli Interni da cui dipende il dipartimento del Fondo Edifici Culto (Fec) per cui spiega che sia stato assicurato l’intervento di sistemazione, con massima urgenza, data l’importanza del luogo di culto e la frequentazione dello stesso e tenendo conto che al momento la chiesa non viene utilizzata, né si possono suonare le campane.
E conclude: “Intanto la nostra Pasqua, tra le varie difficoltà logistiche e di pandemia, tra vari sacrifici e soprattutto capacità di adattamento dei religiosi e dei fedeli, la stiamo celebrando con un profitto spirituale grande. D’altra parte non sono i luoghi più o meno grandi, solenni e maestosi a rendere proficue le celebrazioni, ma il cuore e la mente con i quali ci sia accosta alla liturgia soprattutto nel tempo pre-pasquale, come la settimana santa e il tempo di Pasqua. E come auguriamo per l’Italia e per il mondo che questa Pasqua segni una rinascita ed una risurrezione globale, dopo la triste e non conclusa esperienza del coronavirus, per noi passionisti e la comunità cristiana di Itri-Città ci auguriamo che prendano il via i lavori di sistemazione della Chiesa e della Campanile della Madonna di Loreto. I fedeli, in numero contingentato che frequentano la nostra Chiesa pregano anche per questo, ma prima di tutto per la scomparsa della pandemia, ben sapendo che con la forza della preghiera e l’ausilio della scienza e della medicina tutto si può risolvere”.
Padre Antonio Rungi
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