FORMIA – Si è concluso in questi giorni il processo di atomizzazione di “Formia Vinci”, la gamba più corta dell’ormai disciolta maggioranza dell’ex sindaco Paola Villa. Il suo ex consigliere comunale Antonio Capraro era stato determinante con il suo voto contrario per la mancata approvazione a fine dicembre dell’assestamento di bilancio e, dunque, per l’arrivo, a distanza di soli tre anni, del commissario Prefettizio. L’infermiere professionale, dopo aver lasciato Bologna, ora lavora a Formia e ha fatto sapere di avere più tempo per la politica.
Una scelta, a quanto pare autonoma, l’ha formalizzata: “la coalizione dei partiti del centro destra aperta alle liste ed ai movimenti civici cittadini (Forza Italia, Fratelli d’Italia)”. Amico da tempo di “mister preferenze” Gianluca Taddeo, Capraro esterna la sua fiducia quando sostiene che “non vi saranno candidature e corse ad personam. Bisogna lavorare sui contenuti e soprattutto sulla coesione dei gruppi affinché non riaccada quello che abbiamo visto nelle ultime due amministrazioni scioltesi anzitempo. Anche il nostro gruppo è finito nel tritacarne mediatico e abbiamo risposto con la serietà del silenzio, ma ciò ormai appartiene al passato. La città oggi ci richiede fortemente persone in grado di fare”.
Formia Vinci su questa linea politica ha dovuto consumare un divorzio interno eleggendo quale nuovo coordinatore politico Angelo D’Onorio De Meo. L’ha fatto quando il predecessore, Francesco Di Nitto, ha deciso di aderire alla coalizione Lega-Udc-Ripariamo con voi-Bartolomeo portando in dote un’attiva delegata (alla disabilità) dell’amministrazione Villa, Anna Casilli.
Questo defenestramento non è per niente piaciuto a Di Nitto: “Abbiamo soltanto appreso da un comunicato stampa la volontà di Formia Vinci di andare a supporto di un determinato tipo di raggruppamento senza alcuna partecipazione e discussione interna. Se riteniamo conclusa la nostra esperienza nel movimento, la politica, quella con la P maiuscola, è partecipazione e condivisione. Formia si trova in una situazione disastrosa e parlare ancora di destra e sinistra è fuori luogo – ha concluso Di Nitto – Formia ha bisogno di persone di buona volontà che lavorino per la nostra amata città e non di inutili prove muscolari da mostrare a Roma. Roma dovrà essere una meta quotidiana per la futura amministrazione per attrarre quanti più finanziamenti possibili, il resto non ci interessa e sinceramente non crediamo possa interessare ai nostri concittadini”.
Archiviata la pausa pasquale, la “Krosse Koalition” formiana , che abbraccia Lega, Udc, Ripartiamo con voi e la parte del Pd vicina all’ex sindaco Bartolomeo, vuole ‘chiudere’ definitivamente l’accordo elettorale messo a punto in diversi incontri organizzati all’indomani dello scioglimento anticipato del consiglio comunale presso la clinica dell’imprenditore Maurizio Costa.
Da giorni, ormai, trapelano segnali di insofferenza da parte di chi e di coloro che vogliono affrontare la stampa o, diversamente, apporre la propria firma sul documento-architrave della candidatura a sindaco dell’infettivologo Amato La Mura. “Cosa aspettiamo ancora”. E’ un ritornello, questo, che campeggia da prima di Pasqua sulla chat whattsapp della coalizione che, seppur indirettamente, chiede all’ex sindaco Bartolomeo di rompere gli indugi. Con o senza il suo partito, il Pd. Qualcuno ha deciso di attivare la propria clessidra lanciando un monito: definiamo tutto entro la settimana. Quella in corso. I messaggi di risposta sono stati improntati sinora all’unisono e all’unità: non ci sono problemi. O almeno. I più decisionisti vogliono chiudere sulla scorta della situazione pirandelliana venutasi a creare nell’asse Gianfranco Conte, Forza Italia e Fratelli d’Italia.
La coalizione allestita regge perché è in atto un confronto, legittimo,di natura programmatica. Sul piano politico-elettorale le incognite e le insidie su questo tavolo sono molteplici. La “redde rationem” non potrà tardare e, a meno di altre e non impossibili opzioni, uno dei due potenziali candidati a sindaco, Gianluca “mister preferenze” Taddeo e Gianfranco Conte, sarà di troppo. Entrambi hanno confermato la loro sfida e nessuno intende effettuare il classico “passo di lato” per sostenere l’eventuale candidato a sindaco. Di pari passo nell’alleanza dei ‘trasversali” c’è un’ala ‘aperturista’ che vede come main sponsor l’imprenditore della sanità privata di Formia, fondatore e leader della lista “Ripartiamo con voi”. E’ quella, per intenderci, che con diversi colpi di piccone ha demolito le fondamenta della maggioranza civica di Paola Villa di cui ha fatto parte dalle amministrative del 2018.
Nell’ultimo vertice pre pasquale organizzato presso la clinica di via Giuseppe Paone la delegazione Costiana ha registrato un importante debutto. E’ quello di uno dei tanti volti noti della sinistra formiana, l’ex assessore al bilancio di una delle tante Giunte di Sandro Bartolomeo Gaetano Quercia. L’ex funzionario di banca da anni sta coltivando un sogno. E per farlo ha dato vita ad un comitato civico che, co presieduto insieme all’ex consigliere comunale Udc Gaetano Merenna, ha avviato una forte azione di sensibilizzazione per garantire (un giorno) a Formia una strada di attraversamento a monte, la famigerata Pedemontana. La lunga traversata nel deserto della politica formiana Quercia l’ha conclusa l’altro giorno presso la clinica della famiglia Costa diventando una sorta di nuovo portavoce, insieme all’ex assessore provinciale di centro sinistra Erasmo Nocella.
Quando ha preso la parola è calato il gelo nella parte del tavolo in cui sedevano l’ex sindaco Bartolomeo e la delegazione leghista e quella dell’Udc: “Perché non invitiamo Forza Italia? Se siamo tanti e diversi, perché non ci può essere spazio anche per loro ?”. I silenzi offerti alla proposta di Quercia hanno avuto un altro specifico destinatario, proprio l’imprenditore Maurizio Costa che storicamente è molto vicino alle posizioni di Forza Italia e, nello specifico, al coordinatore regionale e Senatore Claudio Fazzone e al sindaco di Gaeta Cosimino Mitrano. I rapporti sono talmente buoni che nel 2019 con i suoi ponderati voti formiani ha permesso la rielezione del consigliere provinciale azzurro di Gaeta Luigi Coscione bocciando, di fatto, la corsa del candidato espresso dall’allora sindaco Paola Villa, l’ex Dem Giovanni Costa.
La “Krosse Koalition” formiana ora deve effettuare una sintesi. Farlo subito signicherebbe rafforzare gli ormeggi al cospetto di venti interni e di tattiche frenature che non tollerano tempi biblici. All’ex sindaco Bartolomeo è stato lanciato un messaggio chiaro: “Questa è una coalizione civica, non è detto che deve sostenerti a tutti i costi e completamente il Partito Democratico. Tanto non sarà così”.