FORMIA – Si chiama “Costruttivismo sensoriale” e la definizione più aderente non è quella di “movimento artistico”, ma più che altro di “officina di artisti”. Un distinguo che sottolinea la volontà di non volere tanto definire una corrente di dettami, ma più che altro un gruppo di persone impegnate nelle varie declinazioni dell’arte che intendono movimentarsi sul territorio per proporre “eventi ed interventi”.
Il progetto, fondato dunque sul potere rivoluzionario della bellezza e l’amore per l’arte, è stato presentato da remoto presso il salotto culturale “Koinè” dalla sua ideatrice Gabriella Catania e dalla professoressa e artista formiana Palma Aceto che introducendolo ha, per l’appunto, sottolineato che “non è un movimento artistico, ma un movimento di artisti per il territorio che intendono operare per progettare eventi e interventi utili a un nuovo linguaggio ed una nuova estetica territoriale”.
Il “Costruttivismo sensoriale” si dota a tale scopo di un manifesto di “punti imprescindibili” che assurgono da un presupposto su tutti “l’ascolto del territorio e delle sue potenzialità” da cui deriva l’aggregazione delle “persone che hanno qualcosa da esprimere” in linea, ovviamente, con il linguaggio artistico/risolutivo che si intende simboleggiare, che – volendo – potremmo definire comunque una sorta di ‘dialetto della politica’, che vuole coltivare la forza di ‘parlare’ con continuità al di là di ogni stagione amministrativa. Una prospettiva che rivela la capacità di ‘ultra-politica’ dell’arte e di un movimento che si colloca in questo solco.
In effetti, a ben vedere, si tratta comunque di un modo di mettersi a servizio della città, della sua collettività, seppur in chiave artistica. Un’interpretazione, in effetti, palesemente espressa anche dalle parole della sua ideatrice. “C’è un gruppo di cittadini – spiega la Catania – che pur non essendo parte di un percorso poltico o di un partito è molto attivo nella vita cittadina a livello culturale, ambientale e civico. Formia è una città dotata di grandi possibilità non solo per la sua collocazione geografica, ma anche per la presenza di talenti artistici che operano nel territorio e ne rappresentano un’innegabile risorsa. Questo gruppo intende sviluppare e dare continuità a diversi progetti nati e che nasceranno a favore della città”.
Il “Costruttivismo sensoriale” disposto ad abbracciare tutti i codici e gli strumenti delle diverse arti, parte dall’assunto di voler sfidare la regressione della comunità formiana – che l’ ideatrice ha registrato negli anni passati – per lanciarsi in un percorso di forte continuità, trasversale, coordinato, basato su “spirito positivo e di collaborazione”.
E’ ancora la Catania a spiegare, quindi, che è attraverso ogni espressione – pittura, fotografia, scultura, musica, letteratura, danza e sport alla scoperta del patrimonio archeologico, ma anche cura dei siti, del verde, animazione, intesi come “abbellimento di strade, parchi, periferie, spiagge, lungomari” – “genera benessere a livello economico, turistico, civico, e soprattutto può davvero concretamente rappresentare un trampolino di lancio lì dove, in attesa del realizzare faraoniche, seppur indispensabili opere pubbliche, si attende da anni un cambiamento”.
Pur correndo il rischio di essere ammantata di idealismo romantico e demodè, Gabriella Catania conclude che il “Costruttivismo sensoriale” sarà il modo per portare avanti “progetti ambiziosi, come la creazione di una ‘Officina permanente delle Arti’, in cui le arti stesse, contaminandosi, faranno fremere di bello, di nuovo, di futuro i nostri cuori. Questo e molto altro che avverrà attraverso la voce e la volontà di chi vorrà aderire”.
A tal proposito ricorda che per seguire il progetto esiste una pagina social facebook dedicata, così come una scheda di adesione per entrarne formalmente a far parte.