FONDI – Un’intimidazione o anche una ritorsione sul cui sfondo ci sarebbe lo spaccio di sostanze stupefacenti. Sono le ipotesi che stanno seguendo i Carabinieri della tenenza di Fondi e della Compagnia di Terracina per cercare di definire il movente di quello che è al momento è stato definito un atto dimostrativo: lo scoppio di una bomba carta ai danni di una Fiat 500 L di proprietà di una donna di 36 anni di Fondi.
La deflagrazione è avvenuta nella tarda serata di lunedì in via Gaetano Salvemini, in pieno centro cittadino. L’ordigno – secondo i primi accertamenti effettuati dai militari guidati dal Capitano Francesco Vivona – sarebbe stato sistemato sul lato anteriore destro dell’utilitaria della donna e fatto esplodere. La deflagrazione è stata talmente potente che parte della carrozzeria divelta è stata rinvenuta a diversi metri di distanza dal luogo in cui parcheggiata l’auto. I Carabinieri, coordinati dalla Procura di Latina, sono convinti che il vero bersaglio dello scoppio fosse il compagno della 36enne, un uomo di 38 anni di Fondi che dallo scorso gennaio di trova ai domiciliari, proprio in via Salvemini, dopo essere stato arrestato per spaccio di droga.
Le indagini sono avvolte nel più fitto e comprensibile riserbo e i Carabinieri per risalire al responsabile o agli autori dello scoppio della bomba carta confidano ora nell’esame del contenuto del sistema di video sorveglianza della zona. A Fondi c’è un problema di ordine pubblico? E’ presto e prematuro per affermarlo ma solo il 23 marzo lo scoppio di un’altra bomba carta in via Nino Bixio aveva danneggiato l’abitazione di un imprenditore ortofrutticolo e alcune auto in sosta e lo scorso fine settimana c’erano stati altri due incendi di auto in piazza Felice Chiusano.