Politica

Ponza e Ventotene non saranno isole Covid free, la delusione dei sindaci

ISOLE PONTINE – Delusione. Così i sindaci di Ponza e Ventotene, Francesco Ferraiuolo e Gerardo Santomauro hanno bocciato la volontà del commissario di governo per l’emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo, di proseguire la campagna di vaccinazione in modo uniforme a livello nazionale, senza deroghe e facendo riferimento all’ordinanza che indica le categorie prioritarie. Le due comunità speravano di ottenere una deroga per lo svolgimento della vaccinazione che, senza tener conto dell’età e delle fasce sociali interessate dalla profilassi, fosse finalizzata a rendere le due isole pontine Covid free sulla falsariga di quanto avvenuto nel vicino Arcipelago campano e in Grecia. E dunque iniziare già da maggio la stagione turistica in assoluta sicurezza.

Invece secondo il commissario Figliuolo non ci possono e non ci devono essere distinzioni e la rabbia del sindaco di Ventotene, a nome del collega di Ponza Ferraiuolo, non è tardata ad affiorare. “Siamo davvero delusi perché speravamo che le nostre istanze venissero accolte vaccinando tutti i nostri residenti – hanno detto Santomauro e Ferraiuolo – Sarebbe stata una valida garanzia per noi isolani ma anche per i nostri ospiti che di sicuro verranno a trovarci nell’ambito di questo nuovo turismo di prossimità. E’ stata persa un’altra grande ed unica occasione per rilanciare questo settore della nostra economia”.

Il presidente della Campania Vincenzo De Luca, aveva detto, invece, di voler proseguire le vaccinazioni “in base a criteri economici” e non per fasce d’età. “L’obiettivo – ha replicato il commissario – è quello di mettere al sicuro le persone fragili e le classi di età più anziane, che sono le più vulnerabili all’infezione. Più celermente si concluderà questa fase prima si potrà procedere a vaccinare le categorie produttive”. Il governatore De Luca ha annunciato intanto un’altra forma di disobbedienza. “Se per aprile non arriveranno in Campania i duecentomila vaccini in meno che ci hanno sottratto nei tre mesi che abbiamo alle spalle, prenderemo misure clamorose. Intanto non parteciperemo più alle riunioni della conferenza Regioni-Stato, perché non intendiamo più essere presi in giro”. Lo stesso stato d’animo dei sindaci di Ponza e Ventotene.

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