GAETA – Il movimento politico locale “Gaeta comunità di valore”, la cui portavoce è Sabina Mitrano, accusa la mancanza di “equità” in merito ai requisiti di partecipazione espressi nel bando per le spiagge libere in città, tra i quali evidenzia “una forte restrizione, in favore di chi è già destinatario di concessioni”. Una condizione che secondo il movimento locale eliminerebbe di fatto la “possibilità che nuovi soggetti che si affacciano al mondo del lavoro possano beneficiare della risorsa, per la quale viene previsto anche un periodo di esperienza maturata di ben tre anni, inspiegabile”
“L’equità – spiega una nota – è proprio la grande assente degli interventi che sono stati fin qui realizzati dall’attuale Amministrazione di Gaeta: essi sono da sempre indirizzati ad una limitata, e per questo privilegiata, parte della cittadinanza, creando squilibri, esclusione e mancanza di trasparenza”.
E prosegue: “Questo modo di operare, assolutamente ingiusto, è particolarmente grave proprio in relazione alle fasce più giovani della nostra comunità, le quali sono assolutamente inascoltate e prive di sostegno da parte dell’Amministrazione, al netto di slogan o deleghe che servono solo a riempire discorsi e assessorati. Dal bando per le spiagge a quello per i contributi alle associazioni che mostra ancora di più una politica fatta di favoritismi e completamente slegata dalla meritocrazia e della equità di giudizio. Tutto ciò con il risultato di svilire e allontanare chi non rientri tra i membri di ristrette e privilegiate cerchie”.
“Se poi a questa mancanza di equità – si legge ancora – si aggiunge la mancanza di trasparenza, della condivisione il più aperta possibile delle scelte e dei progetti, allora la Città che viene amministrata potrà pure essere profondamente trasformata nella forma – in molti casi tra l’altro senza nemmeno chiedersi se si stravolge o meno l’identità dei luoghi – ma essa resta ferma, immobile, inascoltata e priva di possibilità per la maggioranza dei cittadini. Poi ci chiediamo per quali ragioni la città continui a svuotarsi di persone invece di acquistare solidità”.
E conclude: “Noi crediamo che la politica debba puntare, invece, a dare a tutti le stesse possibilità. Una politica sana, chiara, trasparente, partecipativa, solidale e soprattutto equa. Una politica che sappia guardare al futuro, per costruire e crescere, tutti insieme, puntando al miglioramento della collettività”.
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