Cronaca

Gaeta / Nuovi avvistamenti della balena grigia, biologo Madonna propone di costituire un comitato e visitarla

GAETA – “Per motivi misteriosi, una balena grigia della specie Eschrichtius robustus è entrata in Mediterraneo e adesso vaga nel nostro mare spostandosi da un punto all’altro della costa. È stata avvistata la prima volta nel mare di Ponza, all’altezza della spiaggia di Frontone, poi si è spostata lungo le coste della Campania girovagando qua e là. È diventata un’attrattiva, ma cerchiamo di non considerarla una sorta di giocattolo, un cartone animato con cui divertirci”.

Con queste parole il biologo marino e subacqueo – tra i più noti nella Penisola – Adrianno Madonna inaugura la sua lettera aperta per lanciare un appello in aiuto del meraviglioso misticete, costituendo un “comitato pro balena grigia” e proponendo l’idea di scendere in mare per sincerarsi del “suo effettivo livello di benessere”.

E’ ancora in Italia. Dopo aver impressionato i barcaioli ponzesi che ne hanno filmato la presenza nelle acque in località Frontone, a Ponza, domenica un altro video ha immortalato la presenza di un esemplare di balena grigia nel mare che lambisce la Costiera Amalfitana. E’ del tutto naturale convincersi che si tratti dello stesso cetaceo; ipotesi confortata dai tempi stretti e dalla vicinanza dei luoghi. E non finisce qui. Secondo alcune testimonianze video diffuse sui social pare che l’esemplare, nella giornata di ieri, sia stato avvistato nelle acque del Golfo di Gaeta.

Non è chiaro come sia arrivata nel Mar Mediteranneo, né perchè. E’ complesso pensare a come e se aiutarla a ritornare nel suo habitat tradizionale, ma intanto c’è da chiedersi: come sta? qual è il suo stato di salute?

L’entusiasmo della “scoperta” deve naturalmente far spazio allo scrupolo e alla preoccupazione per questo animale lento e mite, che probabilmente, anche vista la faciltà con la quale si riesce ad avvicinarlo, sarebbe il caso di sottoporre alla visita di esperti competenti che siano in grado di capire dell’animale più di quanto si possa dedurre da scatti e fotogrammi vari.

Il professor Madonna, nella sua lettera, pone l’accento proprio su questo aspetto. Biologo marino di EClab Laboratorio di Endocrinologia Comparata dell’Università di Napoli “Federico II”, docente di Scienze Ambientali presso la Scuola Superiore di Tecnologia per il Mare – ITS G. Caboto di Gaeta, componente del gruppo di ricerca scientifica del Centro Culturale Ambientale della Lega Navale Italiana, giornalista, Adriano Madonna ha girato il mondo sopra e sott’acqua ed ha maturato una consapevolezza tale che oggi lo porta a prendere l’iniziativa.

Questa specie, che normalmente vive nel Nord Pacifico, ad un passo dal Circolo Polare Artico attualmente nelle nostre acque – spiega l’esperto nella missiva – si trova in un ambiente che non è il suo. Forse sta andando incontro a difficoltà, come la temperatura dell’acqua, la salinità, la presenza meno abbondante di cibo e probabilmente non sta conducendo un’esistenza facile, a miglia e miglia di distanza da ‘casa sua’. Vogliamo aiutarla e ce la metteremo tutta. Il nostro sogno nel cassetto sarebbe quello di riaccompagnarla nel suo mare, ma l’impresa è difficile, se non addirittura impossibile. Che cosa possiamo fare per questo animale a cui tutti ci siamo affezionati? Innanzitutto desideriamo che viva nel miglior modo possibile, quindi intendiamo monitorare i suoi spostamenti e fare in modo che il suo stato di salute sia ottimale. Come? Stiamo costituendo un comitato pro balena grigia e innanzitutto vogliamo sincerarci sul suo effettivo livello di benessere, coinvolgendo cetologi, veterinari, biologi marini per andare a visitare la nostra amica balena”.

Il cetaceo sembra essere un giovane esemplare, anche per via delle concrezioni poco definite della sua testa, è dotato – come tutti i mammiferi – di capacità di adattamento, ma ciò non toglie che potrebbe esserci una sofferenza generalizzata che dovrebbe essere accertata o meno; “in un secondo momento – scrive ancora Madonna nella sua lettera – quando si sarà ambientata e sarà ben nutrita (si stabilirà se avrà bisogno di opportuni e specifici integratori alimentari), si prenderà in considerazione l’ipotesi di riaccompagnarla a casa. Come non lo sappiamo ma faremo in modo di farci venire un’idea”.

Chiediamo l’aiuto e la solidarietà di tutti – si legge in un altro passaggio – ma come tutti potranno rendersi utili? Innanzitutto seguendo e segnalando i suoi spostamenti, sì che nel momento di agire concretamente potremo sapere dove si trova. Diamoci tutti da fare e aiutiamo la balena grigia, che nella sua storia è molto vicina a noi: è, infatti, un animale che in tempi remoti ha lasciato la dimensione asciutta per cercare in mare un motivo di sopravvivenza. Una storia bellissima che ci piace conoscere e narrare ai nostri figli. Per il momento, diamo un aiuto fattivo. Fidiamo nella collaborazione di tutti”.

E conclude: “Si dice che la balena in questione sia stata avvistata a Gaeta, non ne abbiamo al momento la certezza, ma se così fosse ricordiamo ai natanti di fare attenzione e che non è un animale che provoca danni, né sottrae pesce dalla reti perchè si nutre di sostanze organiche in sospensione nell’acqua”.

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