GAETA – “Con la stagione turistica alle porte dobbiamo (ahinoi!) rilevare che la situazione della mobilità e dei parcheggi a Gaeta risulti già insostenibile. La mancanza di programmazione dei lavori pubblici, unitamente all’assoluta assenza di lungimiranza amministrativa, hanno prodotto l’attuale situazione che possiamo definire a dir poco imbarazzante”. Inizia così la nota del gruppo politico “Gaeta Comunità di Valore” che intende sottolineare i disagi di cui hanno preso atto per via della presenza di diversi cantieri in città.
“Il cittadino gaetano, per non parlare dei residenti nelle zone direttamente interessate – spiega la nota a firma del gruppo – sta soffrendo pesantemente la cronica mancanza di parcheggi a causa dei cantieri aperti in zona Via Buonomo ed all’ex stazione. Volendo in questa sede evitare di commentare la qualità dei progetti e la legittimità degli stessi (in particolare relativamente al piazzale della stazione), ci importa rilevare che, ad oggi, in città mancano all’appello almeno un paio di centinaia di posti auto. Il disagio per i residenti e per i commercianti è enorme. I parcheggi gratuiti, le strisce bianche per intendersi, inesistenti. Ma il prezzo più grande lo stanno certamente pagando tutte quelle attività commerciali che si trovano a dover fare i conti con l’impossibilità, da parte dei potenziali clienti, di poter sostare anche a qualche centinaio di metri per poter fare la spesa. A questo punto vien da chiedersi a cosa valga vantarsi di organizzare feste ed eventi per incentivare il commercio, se poi viene a mancare la possibilità di svolgere agevolmente il lavoro ordinario”.
“Un discorso a parte poi – si legge ancora – lo meritano i mercatali che alcuni giorni fa si sono trovati, per via del cantiere dell’ex stazione, senza stalli e con l’assessore alle attività produttive che li minacciava di denunce perché troppo decisi nel reclamare il loro sacrosanto diritto di lavorare. Ci meraviglia tra l’altro la totale assenza di voce critica nei confronti di queste palesi inefficienze amministrative da parte delle associazioni di categoria, di quelle ‘istituzionali’ in primis, sempre in prima linea, invece, quando si tratta di sponsorizzare operazioni di facciata o di assoluta propaganda politica”.
E conclude: “Crediamo con convinzione che lo sviluppo economico della nostra città debba necessariamente passare attraverso il rispetto ed il sostegno a tutte le piccole attività commerciali che quotidianamente, nel periodo di crisi attuale, lottano per rimanere aperte giorno dopo giorno, nonostante tutte le restrizioni causate dalla pandemia e da una classe politica cieca, attenta solo a prendersi i riflettori ma, nella sostanza, incapace di amministrare degnamente la città”.