GAETA – Sarà il Tar del Lazio – come annunciato – a pronunciarsi sulla legittimità dell’iter procedurale con cui si è svolta e conclusa presso il comune di Gaeta la conferenza di servizi sul progetto preliminare per la realizzazione di un impianto di cremazione, in località Monte Sant’Angelo, ai confini del comune di Itri.
Il 3 novembre prossimo il primo grado della magistratura amministrativa dovrà pronunciarsi nel merito della determina dirigenziale del settore ambiente del comune di Gaeta, la numero 764 del 18 settembre scorso, che sintetizzava la positiva conclusione della procedura tecnico amministrativa avviata dall’amministrazione Mitrano per la realizzazione e gestione trentennale dei privati, attraverso il ricorso ad un progetto di Finanza, della contestata opera. A chiedere il pronunciamento del Tar sono stati diversi comitati civici e cittadini residenti nella zona che,assistiti dall’avvocato Luca Scipione, hanno stigmatizzato come l’infrastruttura sia dannosa sotto il profilo paesaggistico ed ambientale oltre che essere anti economica. Ma soprattutto hanno chiesto di annullare l’esito della conferenza dei servizi perché carente per quanto riguarda il rilascio dei pareri di legge. A tal riguardo il servizio “Difesa suolo” e “Tutela ambientale” dell’amministrazione provinciale di Latina in una diffida nei giorni scorsi aveva rimarcato proprio come manchi il suo parere di legge negli atti della procedura relativamente all’emissione di fumi in atmosfera e allo scarico di acque reflue e ce ne sia,invece, uno poco attinente all’intera vicenda.
Anche il comune di Itri ha deciso di impugnare l’esito della conferenza di servizi del comune di Gaeta per quanto riguarda la realizzazione di questo impianto di cremazione. La Giunta, dopo l’okay del Consiglio comunale e su richiesta del sindaco Antonio Fargiorgio, ha nominato l’avvocato Antonio Cardinale.