FIUMINCINO – Solcando il Mar Mediterraneo il giovane esemplare di Balena grigia ha raggiunto lo specchio d’acqua antistante il “Vecchio Faro” a Fiumicino. E’ lì che è stata avvistata, ieri, dalla Guardia Costiera di Roma- Fiumicino che si è imbattuta nel misticete che, dopo aver nuotato sotto costa, si è diretto verso nord per riprendere il largo.
L’abbiamo conosciuta grazie alla sua comparsa nelle acque dell’isola di Ponza e le immagini immortalate dalla “Cooperativa Barcaioli Ponzesi”; l’abbiamo seguita attraverso le foto e i video di altri natanti nuotare nelle acque del Golfo di Napoli ed il giorno dopo in quelle del Golfo di Gaeta. Ponza, Sorrento, Baia, Gaeta e ora è la volta di Fiumicino.
“L’avvistamento – descrivono l’episodio dalla Guardia Costira di Roma- Fiumicino – è stato segnalato sull’app della Guardia Costiera #PlasticFreeGC, sulla quale è possibile comunicare la presenza in tempo reale di cetacei o di altri grandi vertebrati marini, semplicemente inviando una fotografia. Si invita a segnalare immediatamente la sua presenza e a non avvicinarsi all’animale per evitare di arrecargli disturbo, informando il comando della Guardia Costiera più vicina”.
Balena grigia pare che stia continuando a muoversi, chissà se alla ricerca di cibo, del branco o nel tentativo di ritrovare la rotta verso casa. Proprio nel tentativo di capire di più della sua rarissima presenza in questo mare – ricordiamo che questa specie di balena vive naturalmente nei mari artici – il Biologo marino Adriano Madonna ha proposto, nei giorni scorsi, la costituzione di un “comitato pro-balena”, dal quale ricavare anche una concertazione sinergica e andare a costatare il livello di benessere del mammifero marino.
Resta importante continuare a segnalare la sua presenza, come molti esperti hanno e stanno evidenziando, per poterne monitorare spostamenti e condizioni. E’ bene sapere però che in caso di avvistamente bisogna mantenere un “codice di condotta” per non disturbarli o addirittura metterli a rischio. Lo spiega bene la campagna “Cetacei FAI Attenzione!” di Guardia Costiera e Tethys Research Institute – un’organizzazione di ricerca a sostegno della “conservazione marina attraverso la scienza e la consapevolezza del pubblico”, operativa dal 1986 – che spiega in sei punti cosa e come fare.
- Scrutare l’orizzonte con un binocolo, tenendo d’occhio l’eventuale presenza di pinne, sbuffi e spruzzi;
- “Un errore comune è inseguire gli animali per paura di perderli”: è consigliato tenere una distanza che va dai 100 ai 300 metri; non avvicinarsi da davanti o da dietro; mantenere una rotta parallela e una velocità non superiore ai 5 nodi. E’ caldamente consigliato, qualora spontaneamente si avicinassero all’imbarcazione, di non toccarli, non gettare cibo in acqua e non immergersi in acqua.
- Annotare subito: giorno, ora, latitudine e longitudine;
- Produrre foto o video per confermare presenza e specie;
- Annotare numero degli esemplari ed eventuale presenza dei cuccioli;
- Segnalare l’avvistamento.