LATINA – Deve essere rifatto il concorso pubblico indetto dall’Asl di Latina il 20 giugno 2019 per la copertura di 70 posti di assistente amministrativo – categoria C – in stretta collaborazione con le aziende sanitarie locali di Frosinone, Viterbo e Roma 3. Lo ha deciso la nuova direttrice generale dell’Asl pontina Silvia Cavalli alla luce di una delicatissima, e non ancora conclusa, indagine penale aperta dalla Procura di Latina e svolta dal Nucleo di polizia economica finanziaria del comando provinciale.
L’Asl ha deciso di annullare questa contestata prova concorsuale pubblica anche per altre ragioni. Una su tutte: l’inchiesta dell’autorità giudiziaria avrebbe messo alcuni dubbi sulla meritocrazia del punteggio ottenuto nella prova scritta dei candidati – furono 2906 – in rapporto di parentela con alcuni dipendenti e funzionari dell’Asl di Latina. La determina di revoca del concorso da parte della direttrice generale Cavalli fa anche seguito alla richiesta analoga formalizzata dalla direzione Salute della Regione Lazio al termine della quale la stessa Asl di Latina ha eseguito un’ampia verifica amministrativa degli atti concorsuali, corredata anche da un parere legale ad hoc.
E non è finita. L’Asl ha annullato questo concorsone ma ha chiesto e ottenuto dalla Regione l’autorizzazione per svolgere un altro, integrato da una prova informatica che – scrive la dottoressa Cavalli nella sua delibera di revoca – consenta l’effettivo accertamento delle competenze in materia.