VENTOTENE – Indagate due persone sbagliate. Il Tribunale di Cassino con tanto di scuse ha assolto per non aver commesso il fatto l’ex sindaco di Ventotene Geppino Assenso e l’ex responsabile della ripartizione tecnica del comune isolano Pasquale Romano dal reato di scarico illegittimo di acque reflue che, contemplato dal codice ambientale, riguardava il depuratore dell’isola. Praticamente, la sentenza assolutoria è stata pronunciata in quanto è stato dimostrato dalla difesa dei imputati, rappresentata dall’avvocato Luca Scipione, la loro completa estraneità dai fatti. Il depuratore al momento dell’accertamento compiuto del 6 aprile 2016 dalla Guardia Costiera era passato già da tempo – dall’agosto 2015 – nella totale gestione di Acqualatina spa. Insomma se andavano indagati dovevano essere i tecnici dell’ente gestore relativamente al superamento dei valori limiti fissati dal decreto legislativo 152/2006 per quanto riguarda la presenza nelle acque reflue di Ventotene dell’azoto ammoniacale, del cloro residuo libero, di tensioattivi anionici e di un abnome valore di eschiria coli. Nel decreto di citazione a giudizio il sostituto procuratore Alfredo Mattei aveva citato come parte offese lo stesso comune di Ventotene ed il Ministero dell’Ambiente.