MINTURNO – Il gruppo “Minturno Libera” torna a passare allo scandaglio l’attività amministrativa di Minturno e questa volta pone al centro dell’attenzione il progetto di raggiungimento della “Bandiera blu” e il mancato ottenimento del risultato.
“È stato al centro del suo programma elettorale delle elezioni del 2012, quando perse contro Paolo Graziano – spiega la nota a riguardo di “Minturno Libera” – e lo è stato anche nel 2016, nonché è stato il lietmotiv di questi cinque anni di spot e proclami. Il Primo cittadino ha promesso ai suoi concittadini il raggiungimento di questo obiettivo entro i cinque anni di amministrazione. Oggi a scadenza del suo mandato registriamo l’ennesima bocciatura dalla FEE. A niente sono serviti i 170mila euro per i bagni chimici, i fondi per il progetto della pista ciclabile e tutte le azioni che, almeno in teoria, avrebbero dovuto servire per raggiungere questo sogno. Sogno, appunto, tale è rimasto”.
“L’Amministrazione comunale uscente – scrive ancora nella nota “Minturno Libera” – si è rivelata inadatta su tutta la linea, cercando facili consensi su lavori pubblici di normale gestione, perdendo di vista altri obiettivi ben più abbordabili come la Bandiera Verde che riguarda le spiagge adatte ai bambini. Nemmeno la tanto pubblicizzata Bandiera Lilla per le spiagge adatte ai disabili, tanto voluta dalla delegata Laura Miola, è stato un obiettivo centrato. Questa Amministrazione si è ritrovata a svolgere soltanto l’ordinario, quando in campagna elettorale aveva promesso una città completamente rivoluzionata. Nonostante i continui spot del Sindaco-influencer, non ci sono grandi progetti messi in cantiere, ed i grandi problemi, come la riqualificazione dell’ex Sieci sono sempre lì. Intanto, la città è piena di strade dissestate, zone completamente abbandonate come Pantano Arenile, frazioni collinari dimenticate”.