FORMIA – Saranno necessari ulteriori accertamenti medico legali per definire la causa del decesso dell’uomo di nazionalità rumena di 47 anni affiorato nel primo pomeriggio di sabato dalle acque del laghetto di Penitro ai confini dei comuni di Formia e Spigno Saturnia. Lo ha consigliato il medico legale dell’Asl di Latina, il dottor Paolo Fusco, che ha effettuato una prima ricognizione cadaverica sul salma del 47enne che da qualche settimana lavorava nella zona di Penitro effettuando qualche lavoro saltuario in campagna e dormendo in qualche giaciglio di fortuna.
Il medico legale dell’Asl ha confermato quanto avevano già sostenuto i Carabinieri della Compagnia di Formia: sull’uomo non sono stati rinvenuti segni di violenza che potessero far propendere per l’ipotesi omicidiaria. Il 47enne si trovava in acqua, poi, dai cinque ai sei giorni. Nella giornata di lunedì il sostituto procuratore Roberto Nomi Bulgarini nominerà un perito di fiducia per approfondire la ricognizione cadaverica e, se necessario, effettuare una vera e propria autopsia.
L’esame servirà anche per datare la permanenza del 47enne nel laghetto di Penitro in cui potrebbe essere finito per un malore o per un incidente mentre cercava di trovare un luogo sicuro in cui trascorrere la notte. L’allarme era scattato quando una famiglia, impegnata ad effettuare un’escursione in canoa, aveva avvistato i resti adagiati del 47enne su una delle sponde dell’invaso nei pressi di un canneto.