FORMIA – In vista delle prossime elezioni la parte progressista di Formia a che punto è? E’ una domanda che sorge spontanea alla luce delle prese di posizioni più o meno marcate che nell’ambito della competizione elettorale in programma per il prossimo autunno in città stanno prendendo via via più forma su tutti i versanti politici.
C’è chi rende pubblico il nome del candidato Sindaco, c’è chi profila gli schieramenti. Certamente è una “divulgazione” che per tutte le compagine procede progressivamente, d’altro canto i tempi sono ancora lunghi – l’estate si preannuncia fisiologicamente un “tempo sospeso”, di “distrazione” dell’elettorato – ed è comprensibile che si prendano bene le misure, perchè una cosa è certa secondo tutti i protagonisti dell’attuale atmosfera politica: per la città di Formia è un momento cruciale, reso tale anche dall’insorgere o l’acuirsi di problematiche sotto la pressione pandemica.
Ne è evidentemente consapevole anche la sfera progressista cittadina, per cui questa storia pre-elettorale, secondo quanto noto, si caratterizza come un percorso saturo di incontri e confronti su temi e prospettive con più dialoganti ma partendo da un presupposto su tutti: la necessità di un ampia e condivisa partecipazione ad un percorso programmatico che per sua natura dovrà incardinarsi su un principio di inclusività nei confronti delle forze democratiche.
Ma sulle gambe di chi sta camminando questo convincimento politico? All’appello rispondono donne e uomini del Partito Democritico accanto ai quali ci sono quelli del gruppo locale di “Democrazia Solidale”, di “Sinistra Italiana” e di “Articolo Uno-Movimento Democratico Progressista” e, secondo alcune indiscrezioni, oltre ad alcune realtà del mondo dell’associazionismo, si sarebbe avvicinato anche il gruppo “Formia città in Comune”.
Insomma, al momento, mentre sin da subito ha ufficilizzato la sua corsa Gianfranco Conte, mentre attorno al nome di Gianlcua Taddeo si unisce la destra, mentre attorno a quello di Amato La Mura si raccoglie una coalizione ampia e trasversale e mentre il “Movimento cinque stelle” e “Un’altra città” hanno palesato la condivisione del percorso elettorale pur non esprimendo un nome come candidato e pur rimanendo “aperti” proprio alle forze dall'”anima progressista, liberale, indipendente, creativa, tollerante e di accoglienza”; proprio queste forze progressiste quale definizione elettorale sceglieranno?
“Va ribadito che si sta lavorando per unire e non per dividere – fanno sapere dalle fila di questa “coalizione” – tanto è vero che se, ad oggi, non è stata preannunciata alcuna candidatura a Sindaco è perché, senza preclusioni e senza interferenze estranee al contesto cittadino e di pari passo con il cammino intrapreso, si dovrà arrivare insieme a tale importante scelta, nella consapevolezza che in questo campo, progressista e democratico, vi sono comunque figure di valore, competenza ed esperienza”.