FORMIA – Sono tornati i cinghiali in via Cassio, a Formia. A denunciarne la presenza un cittadino che ha pubblicato delle foto della loro presenza sul gruppo social “Sei di Formia se”. Secondo quanto raccontato, dunque, gli animali sono tornati a farsi vivi in un gruppetto con cuccioli a seguito in questa zona già percorsa dal medesimo problema qualche tempo fa.
Il quartiere che sovrasta la stazione ferroviaria cittadina e precede le montagne è popolato da diverse abitazioni e sembra che i cinghiali si aggirino tra gli spazi del rione, notte tempo, incuranti dell’eventualità di incontrare i residenti.
Addirittura, secondo le foto postate, gli animali sarebbero entrati nel parco destinato ai bambini inaugurato nell’aprile del 2019 dal sindaco Paola Villa, alla presenza voluta da lei stessa dell’ex-consigliere comunale Gennaro Ciaramella dell’ex-amministrazione guidata dall’allora sindaco Sandro Bartolomeo che tanto si era battuto per la sua costruzione.
La spiegazione comunemente condivisa legata alla loro presenza è la ricerca di cibo per la quale si spingono così lontanto da quello che dovrebbe essere il loro habitat naturale. Ad ogni modo, come è ovvio che sia, la preoccupazione fa capolino tra gli abitanti di via Cassio e non solo, i quali si stanno attivando per segnalare questa nuova presenza alle autorità e cercare una soluzione.
Intanto in risposta alla segnalazione avvenuta sul web, dove già proliferano opinioni e idee, è intervenuto l’ex-delegato dell’amministrazione guidata da Paola Villa, Orlando Giovannone, che ha ricordato come è stato affrontato il problema nel 2019.
“Nel 2019 – scrive l’ex-delegato Giovannone – si istituì in Prefettura di Latina un tavolo permanente richiesto dal sindaco di Formia Paola Villa per i gravi danni e problemi di incolumità per i cittadini, causati dai cinghiali. Al tavolo al quale parteciparono i Carabinieri forestali, rappresentati dei parchi e soprattutto referenti di LCLt ossia la Lega dei Cacciatori di Latina, furono proposte soluzioni non cruenti per gli animali, come le operazioni di scaccio con i cani lumière. Furono fatte delle azioni sul territorio oltre ad operazioni di cattura e trasferimento di animali in particolar modo di femmine, per trasferirle in altre aree o all’interno di zone protette del parco del Circeo”.