FORMIA – Paola Villa “è tornata”. Il suo “partito è sempre Formia” ed è lei la candidata Sindaco alle prossime elezioni amministrative espressa dal movimento civico “Un’altra città” e dal meet-up locale del Movimento Cinque Stelle.
Quello alla politica, insomma, è stato appena un arrivederci dalle dimissioni che il 28 dicembre 2020 l’hanno vista rinunciare alla poltrona di Primo Cittadino alla quale era stata eletta nel 2018, vale a dire alla seconda tornata elettorale alla quale ha partecipato nel corso della sua esperienza politica elettoralmente attiva in piedi dal 2013.
Nella conferenza stampa che ha ufficializzato, questa mattina, la notizia – alla presenza dei rispettivi referenti Christian Lombardi (Un’altra città) e Antonio Romano (Movimento cinque stelle) – Paola Villa col suo intervento è partita proprio da lì: da quel 2013 in cui il suo movimento civico non portò a casa alcuna elezione ma il motto per lei divenne: “non si molla!”. Non solo lo ricorda, ma se lo ripete. “Non si molla! Per fare politica – dice – si può e si deve lottare per stare nelle Istituzioni, ma si può fare anche stando fuori, purchè si mantenga sempre fede ai propri ideali”.
L’ex- sindaco Villa afferma di non aver mai perso la bussola e riparte, ancora una volta, forte di una consapevolezza maggiore, per la quale ribadisce la ferma volontà di “mettere gli interessi della città sempre avanti a tutto” e di essere pronta a farlo con una nuova squadra. Nuova nell’idea, nel principio di composizione e, ovviamente, nei componenti stessi. Nel corso del tempo, in effetti, alcuni dei suoi sostenitori hanno fatto – almeno ad oggi – scelte diverse, che non prevedono più il suo sostegno; tra questi, su tutti, l’ex-assessore al Turismo e alle Attività Produttive del Comune di Formia Kristian Franzini, di cui oggi non si poteva non notare l’assenza dopo essergli stato tributato a più riprese dalla stessa Paola Villa un ruolo importante, se non fondamentale, nel percorso politico portato avanti fino a questa nuova “ripartenza”.
Accanto a lei per questa nuova corsa elettorale c’è ancora, diversamente, la rinnovata fiducia del suo gruppo “Un’altra città” e si è aggiunta quella del “Movimento cinque stelle”: è con la sua aggregazione civica che ha fissato “una tenda in un campo ben preciso” – ha spiegato Lombardi con una metafora esplicativa della volontà di poter vedere in quel campo fissate le tende di chiunque ne condivida i contorni. Come ha già fatto, praticamente la locale formazione Cinque Stelle: il loro insieme è retto dalla condivisione di punti pragmatici ben precisi, argomenti, volontà e principi, quali “affidabilità, coerenza, preparazione”.
In questo senso trenta mesi di esperienza amministrativa dovrebbero “insegnare” qualcosa in più a Paola Villa, che d’altro canto ha subito chiarito di volerne far assolutamente tesoro: non solo si è detta presente a se stessa come prodotto di un mea culpa politico, ma a domanda ha anche elencato alcuni errori del suo operato: avrebbe dovuto andare fino in fondo con le sue azioni tese a mettere a punto la macchina amministrativa; avrebbe dovuto spiegare meglio alla città come si stessero impegnando e su cosa affinchè non passasse l’idea che non stessero lavorando e avrebbe dovuto pensare meno a “salvare l’Amministrazione” quando in alcuni momenti di criticità avrebbe “voluto mettere dei paletti”.
Attorno a lei c’è grande entusisamo; dentro di lei la volontà di far politica “con le carte, senza speculazioni”, tenendo sempre la barra dritta. Davanti a lei l’ipotesi che nella “sintesi della visione di questa città” entrino a far parte anche “altre forze libere, non rappresentate da altri schieramenti”. D’altronde Paola Villa lo ha detto chiaramente che non la “preoccupa il simbolo di un partito ma chi lo rappresenta”.
“Ad oggi come candidato sindaco – aggiunge – devo andare incontro a loro per riunire tutte queste persone che vengono tutte da percorsi diversi, ma che vogliono amministrare questa città con un metodo nuovo di buon governo sposato a tutti i livelli: Sindaco, assessori e consiglieri comunali”.
Un’affermazione che rimanda a ciò che ha evidenziato di sé, l’essersi scoperta più idonea di quanto presupponesse alla mediazione. Un tratto del profilo personale della Villa che diventa rilevante anche ai fini del dibattito politico dal momento che a porci l’accento è la risposta alle critiche che nel tempo l’hanno colta rispetto ad un suo carattere piuttosto spigoloso e malconciliante.
“Lavorare con me è difficile”, ha ammesso la Villa senza troppi giri di parole, “ma ho dovuto anche notare che prendere ordini da una donna per molti è ancora difficile”. L’ufficializzazione della sua candidatura, dunque, diventa anche l’occasione per rimandare ad una questione di genere, attuale e che ella ha dovuto misurare sulla sua persona quando al suo indirizzo sono stati usati anche epiteti offensivi. Così in conclusione di incontro per l’ufficializzazione della sua candidatura, ha trovato spazio anche questa riflessione: il suo auspicio è che il suo essere donna – probabilmente l’unica della competizione elettorale in veste di candidato Sindaco – non abbia ad essere aspetto che possa prendere il sopravvento.