Cronaca

Formia / Elezioni2021, candidato Luca Magliozzi: “l’elemento di sintesi e di unità del programma della coalizione”

FORMIA –  Viene considerato “l’elemento di sintesi e di unità del programma della coalizione politica”. Tutti l’hanno investito della missione, complicatissima, di competere per l’incarico di sindaco in rappresentanza del famigerato “campo largo e progressista” definendolo “segretario del Pd di Formia”. Anche l’imperatore Caligola nominò Senatore il proprio cavallo ma le anime, superstiti e litigiose, del centro sinistra formiano hanno commesso, forse in maniera ingenua e superficiale, un errore che potrebbe provocare all’interessato, Luca Magliozzi, altre noie procedurali: può candidarsi a sindaco con chi vuole ma a condizione che non lo faccia per conto del Partito Democratico.

Quella fatwa politica di qualche settimana fa del segretario regionale dei Dem Bruno Astorre resta tuttora valida ma Demos, la lista Formia città in comune, Sinistra Italiana, Articolo Uno e l’associazione “Incontri & Confronti“, nonostante tutto, hanno indicato “nell’attuale segretario del Partito Democratico” , il 35 enne dottore in farmacia e laureando in economia politica quale candidato a sindaco alle elezioni amministrative di autunno. L’investitura di Magliozzi ha avuto un’improvvisa accelerazione dalla giornata di sabato. Prima con l’urlata e conferenza stampa dell’ex sindaco Paola Villa e poi dopo le fughe dal “campo largo e progressista” di atri tre potenziali aspiranti primo cittadino: l’odontoiatra Francesco Occipite Di Prisco e i penalisti Mattia Aprea e Pasquale Di Gabriele.

Le loro rinunce, dettate dallo scarso dialogo della professoressa Paola Villa (e del nuovo alleato Movimento Cinque Stelle) a confrontarsi con il centro sinistra formiano, hanno motivato la coalizione a chiedere a Magliozzi di “sacrificarsi” per questa investitura elettorale riconoscendogli, di fatto, il merito (o il demerito per altri) di aver provocato l’insanabile rottura con la corposa componente Dem guidata dal quattro volte sindaco di Formia Sandro Bartolomeo. Magliozzi ha fatto sapere che di elezioni amministrative non ne vuole sentir parlare almeno per i prossimi quindici giorni. La prossima settimana si sposerà in chiesa “e ho ancora tanti da preparativi da ultimare con il lavoro che in una città turistica è aumentato” .

Il segretario, o presunto tale del Pd, ha incassato, intanto, la presentazione, lusinghiera, che gli hanno fatto i suoi sostenitori: “La sua è una candidatura unitaria chiaramente ispirata al principio di un non più rinviabile ricambio generazionale che sposi i valori di sviluppo, sostenibilità e solidarietà. Tre cardini attorno ai quali la coalizione si è strutturata e legata”. Con la scelta di Magliozzi la coalizione del centro sinistra ha voluto chiamare “la cittadinanza ad essere protagonista nella costruzione della Formia di domani”. Insomma con la sua corsa alla massima carica amministrativa “si apre una stagione di scelte forti, coraggiose e generose, dove a rinnovarsi dovrà essere non solo la città, ma anche la sua classe dirigente. Una nuova stagione politica con nuovi imperativi, dove progettualità, idealità e concretezza si sposeranno con nuovi principi: l’ascolto attivo e la partecipazione dei cittadini. Insieme siamo in campo per disegnare un nuovo futuro. Insieme siamo in cammino per la Formia che vogliamo costruire”.

Sandro Bartolomeo non viene mai menzionato ma il campo largo e progressista sembra quasi soddisfatto di essersi liberato dalla leaderschip del dominus del fronte progressista degli ultimi quaranta anni di storia politico amministrativa. Dimenticando però che le guida politiche di queste sigle hanno avuto a che fare direttamente con l’ex primo cittadino: Giuseppe Bortone e Maria Rita Manzo, rispettivamente coordinatori cittadini di Sinistra e di Articolo Uno, sono stati vice sindaco di Bartolomeo nel primo e nell’ultimo mandato amministrativo dello psichiatra infantile

Francesco Carta, poi, il punto di riferimento di “Incontri è Confronti”, di una Giunta Bartolomeo è stato assessore ai Lavori Pubblici oltre che storico avversario interno dell’ex sindaco dai tempi del Pci sino al Pd…. Democrazia e Solidarietà è guidato localmente da Giovanni Costa. Ha fatto parte della maggioranza Villa nell’ultima consiliatura ma in precedenza è stato assessore alle attività Produttive nella Giunta Bartolomeo.

Dopo le partenze dell’ex presidente del consiglio comunale Pasquale Di Gabriele e dell’ex presidente della commissione Servizi Sociali Rossana Berna, la guida di Formia città in Comune è rimasta al fondatore del progetto politico di Paola Villa, Kristian Franzini. Ma anche nel curriculum vitae del grafico pubblicitario c’è un elemento che lo accomuna a Sandro Bartolomeo di cui è stato assessore anche per un breve lasso temporale. Insomma la verginità politica anche nel centro sinistra è vicina allo zero e, nonostante ciò, Magliozzi, “conosciuto per il suo impegno civile”, sostiene di essere “oggi è in campo per strutturare, consolidare, ampliare e presentare alla città l’ambizioso progetto politico della coalizione”.

Nozze a parte, deve affrontare e sciogliere un nodo politico non secondario: come far chiamare la lista che sarebbe dovuta essere del Pd in questa coalizione di cui è ora la guida. “Partito Democratico – ha risposto Magliozzi”. Ma non c’era il divieto del Senatore Astorre ad utilizzare questo nome ed il simbolo relativo ? – gli fa rilevare il cronista. Il farmacista di Largo Paone, dopo una lunga esitazione, risponde: “E’ pronto il ricorso agli organi statutari del partito contro le presunte inadempienze che avremmo compiuto”. E allora Magliozzi ha ricevuto la Pec e la raccomandata del Senatore Astorre? Il candidato a sindaco del “campo largo e progressista” non risponde ma è come se l’avesse fatto. Questa si che è una notizia….

Share