MINTURNO – Il candidato a Sindaco Avv. Pino D’Amici ha incontrato sabato pomeriggio i residenti della frazione di Santa Maria Infante. Nel confronto con la folta platea è emersa la delusione per essere stati completamente dimenticati dall’amministrazione comunale in tutti questi anni. Anche in questa frazione sono state rilevate le medesime problematiche della “sorella” Pulcherini: un totale abbandono del territorio e la percezione di non essere considerati dall’attività amministrativa.
“Tale stato di degrado si comincia a vedere già quando si entra nel paese, con erba alta che limita la visibilità a chi arriva all’incrocio rendendo pericolosa la viabilità”, ha sottolineato D’Amici. Nel suo sopralluogo è stata notata la fatiscenza delle ex scuole elementari utilizzate da associazioni locali, con pezzi di cornicione caduti che rappresentano un pericolo per i passanti, come pure il campo di calcetto che sebbene sia inagibile è insicuro per i ragazzi. In stato di fatiscenza anche la Casa del Contadino, un progetto che prevede al suo interno il Museo della Guerra e che ad oggi ancora non è stato terminato e sul quale il candidato a Sindaco vuole fare chiarezza.
D’Amici – affiancato, tra gli altri, dalla candidata locale al consiglio comunale Rossana Scionti – ha annunciato che sarà da istituire fin da subito la consulta delle frazioni, tra l’altro prevista dallo statuto comunale, in modo da coinvolgere i cittadini nell’attività amministrativa. “Perché nessuno deve restare indietro”, ha sottolineato il candidato a Sindaco.
“Questa frazione, insieme a Pulcherini – ha dichiarato D’Amici – ha enormi potenzialità che possono portare beneficio non solo ai residenti ma a tutto il territorio comunale. Il turismo non è solo quello estivo e va destagionalizzato, portandolo a vivere per tutto l’anno. Bisogna puntare sui punti di forza di queste terre: l’agricoltura e i prodotti tipici, gli uliveti. Ad oggi Minturno è Città dell’Olio ma resta solo un titolo, privo di sostanza, perché non c’è un olio prodotto con un marchio né i vari olivicoltori si sono mai consorziati per dare una dignità al loro prodotto. Manca un vero e proprio sistema nella produzione del nostro olio, che è di alta qualità ma che purtroppo non è conosciuto”.
Altro aspetto affrontato dal candidato a Sindaco è quello relativo al centro storico della frazione collinare, dove insistono diverse case a rischio crollo. “Come per il centro storico di Minturno – spiega D’Amici – anche qui la nostra amministrazione contatterà i proprietari affinché svolgano i lavori di manutenzione o in alternativa espropriare il bene e acquisirlo al patrimonio comunale. Qui si possono sviluppare forme di accoglienza come B&B e albergo diffuso per lanciare attività molto richieste come percorsi di mountain bike e a cavallo. Creare eventi sui prodotti locali che possano essere di attrazione per questa frazione. Ma tutto ciò non può partire se prima non si preveda una pulizia e una manutenzione che ad oggi non c’è stata”.
“Noi inizieremo dalle piccole cose, perché i cittadini pagano per avere dei servizi che nelle frazioni collinari sono stati deficitari”, ha concluso D’Amici.