FORMIA – E’ come se si fosse spezzato un incantesimo, un tempo sospeso senza feste e senza collettività: San Giovanni Battista, uno dei Patroni della città di Formia, è tornato dinanzi al mare della città. Nelle pieghe di quanto concesso dalle norme anti Covid-19 dopo la solenne messa celebrata dall’Arcivescovo Monsignor Luigi Vari nella chiesa del quartiere di Mola, la statua è stata accompagnata sul Ponte Tallini, attualmente aperto solo al passaggio pedonale da dove è stato omaggiato della “Batteria dei Pescatori”.
Lo spettacolo pirotecnico alla presenza di tanti cittadini accorsi – al di là del divieto di seguire in processione la statua del Santo Patrono, secondo quanto comunicato dal Comitato, era comunque possibile assistere compatibilmente con le condizioni previste dal protocollo anti-contagio – hanno accolto con un applauso la solennità del tradizionale momento di celebrazione in mare, con il rituale lancio della corona tra le onde.
Per tutto il tempo una generale compostezza degli astanti ha sostenuto l’impressione di uno spirito ancestrale sospeso in un’atmosfera acciambellata tra un cielo nuvoloso e un’aria tipicamente afosa che ha disegnato un quadro alquanto suggestivo.
D’altro canto la “notte di San Giovanni” è leggendariamente ritenuta tra le più magiche e prodigiose dell’anno e il legame che c’è tra il Santo e la città è molto forte; come quello che caratterizza anche la fede che li stringe all’altro Patrono cittadino Sant’Erasmo, per il cui ritorno al tradizionale festeggiamento bisognerà sperare per il prossimo anno. E non manca, a tal proposito, qualche eco nella popolazione che si chiede perchè uno sia “uscito” e l’altro no, vista la distanza di soli circa venti giorni, durante i quali ad onor del vero siamo passati – secondo le classificazioni pandemiche che vengono adottate dalla Regione – da “zona gialla” a “zona bianca”.
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