GAETA – E’ venuto a mancare Antonio Troisi, storico preside dell’Istituto Nautico “Giovanni Caboto” di Gaeta. La triste notizie si è diffusa nel tardo pomeriggio di ieri tra il cordoglio di un’intera comunità comprensoriale che gli ha tributato ricordi, pensieri e parole d’affetto.
“Antonio Troisi – scrive ad esempio l’ex-sindaco di Formia, Sandro Bartolomeo lanciando una proposta – è stato un preside molto capace che ha dato prestigio alla scuola che ha diretto: l’istituto nautico di Gaeta. La sua scuola gli deve molto e sarebbe molto bello che venisse intitolata a lui: chi può farlo ci pensi, sarebbe il modo più bello di ricordarlo”.
Era il 2009 quando lasciò la guida dell’istituto scolastico gaetano per “raggiunti limiti d’età” ma la sua vita è rimasta indissolubilmente legata a quella scuola dove per la prima volta aveva messo piede studente all’età di tredici anni. Ne divenne poi negli anni sessanta docente ed infine negli anni ottanta dirigente.
Una vita trascorsa in una scuola che ha contribuito a rendere l’attuale fiore all’occhiello dell’istruzione che rappresenta per chiunque voglia intraprendere una carriera legata al mare e non solo sulle imbarcazioni, ma anche nell’ambito delle attività diportistiche.
Un merito che la città di Gaeta gli ha riconosciuto nell’anno del pensionamento, quando il Consiglio Comunale accolse la richiesta di alcuni studenti di riconoscergli la “Cittadinanza Onoraria”, essendo egli originariamente legato al territorio di Santi Cosma e Damiano. Ci fu una solenne celebrazione guidata d’allora sindaco Antonio Raimondi, alla presenza di Giunta e Consiglio comunale.
Ed è proprio rievocando la sua scuola, i suoi studenti, i loro ricordi, che l’editore gaetano Jason Forbus ci dona il racconto di un aneddoto.
“«Tu e tu, sospesi!». Era successo – scrive Forbus – che un compagno di classe aveva attaccato briga con il semplice scopo di rimarcare chi ‘comandava’ in classe e che io avevo risposto alla provocazione. Al Preside Troisi, apparso all’improvviso in orario di ricreazione, non interessava sapere chi aveva iniziato. Era duro con gli studenti, e a ragione: l’Istituto Nautico avrebbe formato i naviganti di domani, e sul mare non si scherza. In aula, il mio compagno si scusò per quello che era successo e scoppiò in lacrime. A me rimase solo tanta amarezza per quella decisione che ho smaltito negli anni, un po’ alla Giobbe devo riconoscerlo, lamentandomi della sfiga nera di quella mattina”.
E conclude: “È passato a miglior vita il Preside Troisi e al sottoscritto resta la considerazione amara del tempo che passa: è stato un Preside storico del Nautico, durante il suo mandato l’istituto ha subito forti e positive trasformazioni rimarcando il suo ruolo di eccellenza. Le mie condoglianze alla famiglia e a tutti gli amici del Nautico”.