SPERLONGA – Non è importante vincere le prossime amministrative al comune di Sperlonga ma saper governare il giorno dopo. “Le armate brancalone” servono per centrare il primo risultato, un po’ per il secondo. Dopo alcuni giorni di riflessione, ha deciso di interrompere il suo silenzio il capogruppo di Sperlonga Cambia Marco Toscano. L’ha fatto all’indomani della decisione del centro destra ricompattato di candidare, con l’appoggio del movimento civico “Partecipazione attiva”, alla carica di sindaco lo stimato ed apprezzato dirigente facente funzioine del reparto di chirurgia generale dell’ospedale Dono Svizzero di Formia Vincenzo Viola.
Questa scelta è seguita al tentativo, fallito, di dar vita ad una lista unica che per battere in autunno l’attuale sindaco Armando Cusani inglobasse un po’ tutti: Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia , Partecipazione attiva e, appunto, Sperlonga Cambia. Uno dei quattro consiglieri di minoranza, il farmacista Alessandro Zori, è stato dal primissimo minuto favorevole ad aderire a questa nuova coalizione elettorale ma ha incontrato ben presto i veti del gruppo di appartenza. Inevitabile a quel punto la decisione di andare via e di collocarsi nel gruppo misto in consiglio comunale insieme all’azzurro Joseph Maric.
Marco Toscano è il capogruppo di minoranza di “Sperlonga Cambia”, la lista che alle amministrative del 2016 ha provato a sbarrare il ritorno di Armando Cusani al Comune dopo che la Legge Severino aveva dichiarato concluso l’esperienza del due volte presidente della Provincia.
Il capogruppo di minoranza rivela ora di essere stato lui ad intraprendere “diversi colloqui con ex esponenti dell’amministrazione Cusani”.”Il nostro obiettivo era e rimane- esordisce – quello di dare una vita una coalizione ampia, forte e credibile, fondata su un programma di governo condiviso, per dare risposta ai problemi del nostro paese e alle istanze di cambiamento che provengono dalla comunità di Sperlonga”. PerSperlonga Cambia se la trattativa è saltata difficile individuare gli autori: “Nel corso di questi mesi, tuttavia, ci siamo resi conto della distanza che ci separa su alcuni princìpi per noi fondamentali e irrinunciabili. Ci siamo scontrati – rimarca accusando Toscano – con veti, assenza di una qualunque discussione sui programmi e ipotesi di spartizione di ruoli. Quello che si cercava di costruire era esclusivamente una lista che potesse battere l’attuale amministrazione, una sorta di armata brancaleone dove tutti avrebbero dovuto trovare posto purché portassero voti. L’importante è vincere, non importa come, non importa per fare cosa e come farlo”.
Per Toscano è stato facile aver detto di no ad una “lista unica che abbia come unico obiettivo quello di vincere a tutti i costi”. Il centro destra non lo menziona mai ma implicitamente lo accusa di aver “preteso di imporre veti personali sugli uomini e sulle donne che da anni si battono per realizzare a Sperlonga un cambiamento vero e profondo della nostra amministrazione, dentro e fuori il consiglio comunale. Una lista vincente è una lista che sia in grado di governare, in cui le persone siano limpide e coerenti. Una coalizione fatta di uomini e donne che siano portatori, anche e soprattutto nei comportamenti, di impegno, serietà, trasparenza e competenza.”
Sperlonga Camba, respingendo talune accuse di timidezza politica, difende il proprio operato in seno alle minoranze in consiglio comunale promuovendo o valori “per la difesa e lo sviluppo del nostro territorio, per i diritti dei cittadini e per la legalità”. Ed il capogruppo Toscano chiama in causa, accusandolo, lo stesso consigliere Alessandro Zori “che ha condiviso con noi queste battaglie. Ognuno è libero di scegliere e di prendere le decisioni che reputa più opportune, ma ogni decisione comporta delle conseguenze e delle responsabilità”.
Toscano, in conclusione,annuncia la sua personale e seconda candidatura a sindaco di fila con il quasi certo sostegno del meetup locale del Movimento Cinque Stelle: “Noi proseguiremo nel nostro percorso e continueremo a lavorare per i cittadini di Sperlonga che hanno riposto in noi la loro fiducia. Una fiducia che custodiamo gelosamente e che continueremo a onorare, con la promessa che il nostro impegno per il bene di Sperlonga non verrà meno, né ora né in futuro”.
Il centro destra ufficiale replicare a Sperlonga Cambia e a Marco Toscano. A rendergli pan per focaccia è il coordinatore di Partecipazione attiva, Nicola Reale, che del consigliere Zori è lo zio materno: “L’elettore sperlongano, che voglia farsi un’idea di come sia andata realmente le trattativa, non riuscirà a trovare nulla che possa soddisfare il suo desiderio di conoscere i fatti. La sua voglia di conoscere si disperderà man mano che la sua lettura del commento di Sperlonga Cambia procederà tra un tripudio di parole vuote, di slogan, di concetti generici e a volte infantili, ispirati da radicati pre-giudizi e da una visione della politica vecchia e barbarica. E’ vecchia ogni visione politica che si chiude nelle proprie certezze e nella pretesa di una superiorità ‘genetica’ del tutto autoreferenziale; è barbarico ogni atteggiamento politico che vede nel confronto con chi ha una storia diversa dalla propria non l’opportunità per nuove sintesi innovative, ma una battaglia nella quale prevalere a tutti i costi”.
Reale accusa Sperlonga Cambia di essere “incapace a comprendere le novità e le possibilità che oggi derivano da una realtà che, in questi ultimi anni, a Sperlonga è radicalmente mutata. Si è verificato cioè l’assurdo loico che proprio coloro che si ritengono i paladini del cambiamento non hanno minimamente saputo cogliere le grandi potenzialità offerte dai cambiamenti in corso. Non solo non hanno saputo vedere ma con spiccata cecità politica hanno e stanno addirittura criminalizzando. Siamo di fronte alla tattica tipica dei dilettanti della politica: quella di trasformare il mancato alleato in un nemico da criminalizzare con accuse e denigrazioni davvero imbarazzanti.
E ancora va giù duro il portavoce di “Partecipazione attiva”: “le motivazioni diffuse da Sperlonga Cambia a giustificazione della rottura delle trattative sono, grossolane, strumentali e non corrispondenti alla verità dei fatti. E poiché qualcuno dei commenti postati inneggia al valore della trasparenza dei comportamenti, nell’assumermi la responsabilità delle mie affermazioni, offro anche la piena disponibilità ad un confronto pubblico con l’autore del post, da svolgersi come, dove e quando egli voglia. Una proposta, questa, che avanzo senza alcuna arroganza o presunzione, ma come contributo a far emergere una verità meno “blindata”, meno “talebana” e più aperta a valutare il punto di vista altrui. In tal senso, una qualche credibilità dovrebbe provenirci dalla nostra lunga storia nella vita politica di Sperlonga, oltre che dal fatto che ci siamo seduti al tavolo della trattativa premettendo che il Movimento Partecipazione Attiva aveva scelto di non porre proprie candidature di nessun tipo, nemmeno nella composizione della eventuale lista elettorale unitaria.
Bisogna essere davvero annebbiati dal pregiudizio ideologico e dal settarismo – rincara la dose Reale – per giungere a definire “impresentabili” le persone dell’altra parte politica con le quali si è scelto, in assoluta libertà, di aprire un dialogo per provare a costruire un progetto politico civico e unitario. Vorremmo che qualcuno ci spiegasse con quale logica oggi si indicano come appestate persone con le quali gli stessi principali esponenti di Sperlonga Cambia hanno dialogato per mesi, cercando con essi un accordo preventivo per garantirsi i loro voti in una lista unitaria con Marco Toscano candidato a sindaco. E mi chiedo come si possa accusarli di aver mai posto sul tavolo di discussione i temi di un programma di governo quando fin dalla prima riunione venne concordato che il primo passo da fare era quello di individuare il candidato a sindaco. E’ pura mistificazione oggi tirare in ballo, da parte di Sperlonga Cambia, fantomatici ‘valori non negoziabili’ quando, fin dal primo istante, lo stesso Marco Toscano ha posto come valore non negoziabile la propria candidatura a sindaco, al punto da giungere a dire: “Chiedetemi tutto, accetto tutto purché sia garantita la mia candidatura a sindaco”.
I rappresentanti di 4 soggetti politici su 6 sono diventati tutti brutti, sporchi e cattivi, solo dopo che essi hanno espresso le motivazioni politiche che non permettevano di accettare quella candidatura. Nei cinque mesi di trattative non una sola proposta è stata avanzata da Sperlonga Cambia se non la candidatura del suo capogruppo. Non una delle diverse proposte di mediazione è stata mai nemmeno presa in considerazione da Sperlonga Cambia. Nei post dei supporter di Sperlonga Cambia si inneggia per aver scongiurato l’accordo con una parte politica identificata oggi con il “male assoluto”, ma nessuno di loro ricorda più che il vertice di Sperlonga Cambia, come mossa iniziale, prima ancora che si aprisse il tavolo della trattativa, aveva cercato contatti in alto loco in quell’area oggi considerata come sinonimo del male, nella speranza di trovare appoggi e garanzie alla candidatura di Toscano.
Quando tale candidatura è definitivamente tramontata e non rimaneva altro da fare che trovare un accordo sul nome di Alessandro Zori, già da tempo considerata una soluzione di valore e di prestigio da 4 componenti su 6, allora il Toscano, vistosi perso, con uno straordinario gioco di prestigio ha tirato fuori il coniglio dal cappello, ha giocato il jolly e ha rivelato a tutti il motivo per cui il suo amico Alessandro, e cioè il candidato che aveva avuto il maggior numero di preferenze nella lista di Sperlonga Cambia, non poteva essere candidato: ha svelato al mondo il segreto terribile e inconfessabile che Alessandro Zori aveva tenuto nascosto quando si era candidato con Sperlonga Cambia, ha continuato a nascondere quando ha portato in dote i suoi 114 voti di preferenza e ha ancor tenuto segreto nei 5 anni in cui è stato consigliere comunale di Sperlonga Cambia. Toscano ha svelato a tutti che Alessandro Zori non poteva essere candidato perché risultava essere nipote di Nicola Reale ! E, per chi non lo sapesse, Nicola Reale è un attempato signore che porta il marchio d’infamia di aver fatto per 20 anni (10 in consiglio comunale e altri 10 fuori dal consiglio comunale) una ferrea opposizione al governo di Armando Cusani, e che proprio per questa colpa era stato tenuto a distanza dai ragazzotti di Sperlonga Cambia, fin dal nascere di quella lista che proprio Nicola Reale e il vecchio gruppo consiliare avevano voluto che nascesse. Quelli stessi che non si erano mai curati se Nicola Reale fosse dalla parte di Sperlonga Cambia, ora si chiedono, meravigliati, se egli si sia ora collocato sulle scelte dei loro mancati alleati.
Qualcun altro, scandalizzato, si straccia le vesti perché “quegli altri” si sono solo preoccupati dell’eventuale occupazione di posti in caso di vittoria elettorale, quando, invece, è stata Sperlonga Cambia e non altri a porre, negli ultimi giorni, prima della rottura finale della trattativa, la questione della distribuzione dei posti in lista e dei posti in giunta. Anche in tale circostanza Sperlonga Cambia ha respinto le proposte ricevute ma si è ben guardata di farne altre in alternativa, nonostante gli fossero state più volte sollecitate per poter trovare le giuste mediazioni. Fino a pochissime ore prima della riunione che ha portato alla rottura definitiva, il Movimento Civico Partecipazione Attiva, pur di giungere l’obiettivo della lista unica, ha fatto pervenire a Sperlonga Cambia la propria totale disponibilità a sostenere qualunque proposta fosse stata da loro avanzata per la distribuzione dei posti in lista. Ma la proposta finale di Sperlonga Cambia è stata una sola, sempre la stessa, dall’inizio alla fine: Marco Toscano candidato a sindaco.
La verità è che Sperlonga Cambia era interessata alla lista unica solo e soltanto se l’unità delle forze poteva servire all’elezione a sindaco di Marco Toscano. Quando hanno dovuto prendere atto che quella candidatura non sarebbe passata, allora hanno mollato gli ormeggi e sono partiti per il loro viaggio solitario. La vera domanda da porsi è una sola: a chi giova questa scelta ?
“In attesa che mi venga concesso il confronto pubblico richiesto- conclude Reale – ricordo l’alta benemerenza conquistata da Sperlonga Cambia, allorché, nell’ultimo consiglio comunale, il primo cittadino di Sperlonga augurava a Marco Toscano di riuscire a conquistarsi la candidatura a Sindaco. Un augurio evidentemente interessato; un plateale riconoscimento pubblico per l’eccellente opposizione svolta nei cinque anni in cui egli avrebbe potuto essere mandato a casa e invece è stato tenuto lì in modo che Sperlonga Cambia potesse continuare a giocare la sua ‘guerra dei bottoni’ ”.