LATINA – Inizialmente avevano deciso di mettere in atto la loro ingegnosa attività criminosa all’esterno del proprio comune di residenza, Velletri, pensando di eludere i prevedibili controlli. Non avrebbero mai immaginato che al termine dì una prima trasferta a Latina nell’ottobre 2019 sarebbero finite nel mirino dei Carabinieri del Nucleo antisofisticazione del capuologo pontino. E così che il fantasioso operato di due sorelle di Velletri, di 39 e 34 anni, ha caratterizzato lo svolgimento di una delicata inchiesta dei Carabinieri dei Nas – che non poteva non essere chiamata “Sisters” – culminata con l’emissione di cinque ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari con le ipotesi di reato di ricettazione, falso materiale in certificazioni mediche e detenzione illecita di sostanze stupefacenti per finalità di spaccio.
Il provvedimento, richiesto dal sostituto procuratore Giovanni Taglialatela – uno dei due pm che rappresenta la pubblica accusa nel processo in corso di svolgimento davanti la Corte d’Assise del Tribunale di Frosinone per la morte di Willy Monteiro Duarte – ed emesso dal Gip del Tribunale di Velletri Ilaria Tarantino è stato alla fine notificato, oltre alle due sorelle, ai compagni delle due donne e alla madre di uno dei due uomini, tutti residenti a Velletri.
Secondo la ricostruzione investigativa effettuata dai Carabinieri dei Nas i cinque avrebbe costituito un’organizzazione che sarebbe entrata in azione poco più di un anno e mezzo fa quando una delle due sorelle si recò presso una farmacia nel centro di Latina chiedendo, attraverso la presentazione di una falsa ricetta medica, un farmaco avente un’azione stupefacente, il “Depalgos”. E’ un analgesico oppioide il cui principio attivo è un composto di Ossidocone – è simile alla morfina- e di Paracetamolo, un analgesico ad azione periferica.
La denuncia del titolare della farmacia di Latina è servita per smascherare l’attività del sodalizio familiare che, utilizzando false prescrizioni mediche, avrebbe chiesto ed ottenuto lo stesso farmaco presso numerose farmacie della provincia di Latina, a sud di Rome e in diversi comuni dei Castelli. Il dato è carente per difetto ma i Nas stimano che i cinque abbiano immesso nel mercato illegale delle tossicodipendenze, dall’ottobre 2019 allo scorso gennaio, circa 4000 compresse di Depalgos traendo un illecito profitto di 50mila euro.
Il quadro probatorio dei militari del comandante Felice Egidio si è arricchito di mirate perquisizione domiciliari ai danni dei cinque indagati dalle quali è emerso come quest’organizzazione si fosse munita di ricette del sistema sanitario nazionale e di timbri medici di provenienza furtiva. Quando le ricette rubate non bastavano più per accaparrarsi gratuitamente questo oppioide, i cinque hanno fatto ricorso ad una tipografia compiacente per la stampa delle cosiddette ricette rosse che, sino all’intervento dei Carabinieri dei Nas, hanno procurato facili ma illeciti guadagni…