GAETA – Un’accoglienza calorosa per Martha Cooper, in occasione della chiusura dell’ART ON THE STREET, avvenuta domenica sera per una personale ospitata presso le sale della Pinacoteca Comunale di Gaeta, in via de Lieto a cura di Davide Rossillo in collaborazione con l’Associazione Novecento. Ben quattro le sale dedicate alla più famosa fotografa internazionale di graffiti e street art, da quasi 40 anni sulla scena.
“Martha Cooper, ha letteralmente visto nascere e crescere l’importante fenomeno dell’urbana art in tutte le sue forme, ma soprattutto ha avuto la prontezza di racchiuderlo in indimenticabili scatti fotografici”. Così Davide Rossillo promotore di “Memorie Urbane – street art festival”, giunto alla quarta edizione con più di 100 interventi realizzati anche nella città di Gaeta. La Cooper, che è giunta a Gaeta per l’occasione, proveniente da Tahiti, ha visitato la città di Gaeta rimanendo colpita dalla bellezza del luogo e dal buon inserimento delle opere realizzate dagli artisti in alcuni angoli della città.
L’Associazione Novecento, attraverso il suo attivo Presidente, il Prof. Antonio Lieto, anche in questa circostanza ha avuto il merito di saper trasformare questo “incontro” in un racconto visuale, che si snoda nelle sale della Pinacoteca di arte contemporanea di Gaeta, partendo naturalmente dalla New York degli anni ’70, focolaio di quel movimento espressivo che ha travolto in breve tempo i principali paesi del mondo: il graffiti writing.
Biografia Martha Cooper
Martha Cooper è la fotografa di riferimento della scena artistica underground newyorkese. Nata nel 1943 a Baltimora, dagli anni settanta ha documentato il lavoro e le opere dei protagonisti della street art internazionale. Figlia del proprietario di un negozio di fotografia di Baltimora, la storia di Martha Cooper con la fotografia è iniziata alla fine degli anni’40, quando il padre le regala la prima macchina fotografia e la porta con lui alla ricerca di immagini. Sessant’anni dopo, Martha Cooper è ancora alla ricerca di immagini, ma nel frattempo, molte opere dal suo archivio sono citate come informazioni e testimonianze cardini della nascita della cultura hip-hop e dei graffiti.
Nasce come fotografa stagista presso il National Geographic Magazine negli anni 60, negli anni ’70 approda come fotografa al New York Post. In quel periodo conosce il King “Dondi” che la introduce nel mondo dei graffiti. Le sue fotografie sono apparse nel National Geographic, nelle riviste Smithsonian e Natural History e in diverse decine di libri e riviste. Nel 1984 pubblica Subway Art, che arriva a vendere mezzo milione di copie e si afferma come un libro sacro per gli appassionati, aspiranti artisti e storici dell’arte di tutto il mondo. Attualmente vive a Manhattan ed è direttore della fotografia del City Lore, il centro di New York della Urban Culture Folk ed espone nei musei del mondo intero le sue fotografie, continuando a scattarne tutt’ora nei maggiori festival.
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