All’indomani del contestato aumento del piano tariffario del servizio idrico da parte della segreteria tecnica dell’Ato 4, l’assemblea dei soci di Aqualatina ha confermato per i prossimi tre anni la composizione del proprio consiglio d’amministrazione. I sindaci e il socio privato, Idrolatina (la società facente parte della multinazionale francese Veolia) hanno deciso all’unanimità la permanenza nel CdA di Michele Lauriola, Alessandro Cerilli e Rossella Rotondo come membri della parte pubblica del nuovo Consiglio di Amministrazione, e Marco Lombardi ed Ezio Zani come esponenti della compagine industriale. Sono stati confermati anche i membri uscenti del Collegio Sindacale Luigi Ganelli, Sebastiano Bolla Pittaluga e Giorgia Nesi.
Di fatto l’assemblea dei Soci ha dato seguito ad un ordine del giorno che prevedeva l’approvazione del Bilancio e,appunto, il rinnovo delle cariche societarie.
Il bilancio 2020 si è chiuso con un utile di 7,7 milioni di euro, “confermando il trend positivo della Società dal punto di vista economico, nonostante il difficile periodo storico abbia influito sull’equilibrio finanziario, con un’ulteriore crescita dei crediti nei confronti degli utenti. E questa positiva situazione finanziaria ha motivato i sindaci presenti – erano assenti i rapppresentanti dei comuni commissariati tra cui Formia e Sezze e dei comuni di Bassiano e Aprilia – a confermare per i prossimi tre anni i componenti del board dell’ente gestore che,a causa dell’emergenza epidemiologica, “non hanno potuto fornire il loro contributo che sicuramente ci sarà in futuro per affrontare un’altra ed importante sfida: saper investire i fondi richiesti nell’ambito del piano nazionale di ripresa e di resilienza per il miglioramento della qualità dell’acqua erogata, per l’eliminazione delle perdite lungo le obsolete reti e diversificare gestione, datata, delle sorgenti di approvvigionamento”
Pur nel rispetto delle misure di sicurezza sanitarie e logistiche, l’Assemblea dei soci di Acqualatina si è svolta in presenza, in una location d’eccezione: i nuovi locali che Acqualatina sta realizzando nei pressi della sede centrale in via Pierluigi Nervi nel capuologo pontino. Questi spazi ospiteranno il nuovo sportello al pubblico e una innovativa control room, che garantirà la gestione in tempo reale, via telecontrollo e satellite, di tutti gli impianti e delle squadre tecniche dislocate sul territorio.
La conferma della composizione del consiglio d’amministrazione di Acqualatina è arrivata all’indomani della verifica dei curricula da parte di una commissione disaggi di cui hanno fatto parte due docenti universitari e i sindaci di Sabaudia e di Minturno, Giada Gervasi e Gerardo Stefanelli. I sindaci hanno poi confermato i propri tre rappresentanti di parte pubblica nel Cda dell’ente gestore dopo aver avallato la proposta della segreteria tecnica dell’Ato 4 di rimodulare il piano tariffario 2020-2023 con effetto retroattivo.
Gli unici comuni ad esprimere un secco parere contrario erano stati quelli di Bassiano e di Ventotene. Il delegato al bilancio del secondo comune isolano, Pasquale Bernardo (in passato revisore dei conti presso la Regione Basilicata, di importanti enti locali e istituti di credito di cui è stato anche componenti dei rispettivi nuclei di valutazione ) nell’intervista video allegata illustra i motivi che hanno portato a decidere il comune di Ventotene ad esprimere forti dissensi sul contenuto della delibera proposta avanzata dalla segreteria tecnica dell’Ato. Bernardo elenca i motivi nel momento in cui i consigli comunali di Bassiamo e, appunto, di Ventotene proporranno di approvare due distinte delibere per chiedere all’Arera – l’Authority nazionale sulle risorse idriche ed energetiche- di sollecitare all’Ato 4 di modificare il suo piano tariffario.
“Dispiace dirlo ma la fretta è stata una cattiva consigliera – ha osservato per Temporeale.info da Potenza il dottor Bernardo – Le tariffe approvate non sono conformi,sono stati recepiti ed avallati solo i numeri di Acqualatina. Il piano tariffario avrebbe dovuto tener conto, per esempio, dei costo standard del servizio, trovare un punto di equilibrio tra costi e ricavi per ottenere un sistema idrico capace ed in grado di rispondere ai requisiti di efficienza, efficacia ed economicità. La delibera avrebbe, per esempio, dovuto e potuto analizzare i punti di debolezza ma anche di forza del sistema e stabilire precise tariffe in base al reddito o l’esenzione per le famiglie più bisognose e socialmente più a rischio, soprattutto dopo l’emergenza Covid. Questo piano tariffario ha tante negatività e non fa affidamento su presupposti scientifici chiari e su altri poco chiari sul piano economico e gestionale. Ci dispiace che tanti comuni più importanti dei nostri – ha concluso il delegato al bilancio del comune di Ventotene condividendo il pensiero del sindaco di Bassiano Mimmo Guidi – siano rimasti in silenzio e,peggio ancora, abbiano avallato scelte le cui conseguenze negative ed immediate ricadranno sulle tasche di migliaia di contribuenti di questo Ato”.
INTERVISTA Pasquale Bernardo, consigliere comunale delegato bilancio comune di Ventotene.