MINTURNO – Si è chiusa con la conferma della condanna per il primario chirurgo della Clinica “Casa del Sole” di Formia, Stefano Chiappalone, in Corte di Cassazione la lunga vicenda intorno al decesso di una signora anziana di Minturno, Annina Sarao. L’episodio risale al 29 marzo 2013 allorquando la paziente, sottoposta ad un intervento di colecistectomia laparascopica seguito da una papillotomia endoscopica presso la struttura sanitaria formiana, si rivolgeva nuovamente ai sanitari, accompagnata dai familiari, per uno stato di malessere che in pochi giorni la conduceva al decesso.
A seguito dell’intervento, la signora Sarao aveva subito una perforazione duodenale le cui conseguenze non venivano poi adeguatamente curate, poiché la stessa, benché sofferente, veniva dimessa senza che venissero effettuati esami appropriati e senza la prescrizione di specifiche terapie.
Il medico che la operò, il dottor Chiappalone, è stato condannato dai giudici ermellini ad un anno e quattro mesi, confermato tanto la condanna in primo grado che quella in appello. In più è stata riconosciuta una provvisionale in favore dei familiari della vittima, rappresentati dagli avvocati Giuseppe D’Amici e Andrea Gentile, costituitisi parte civile. Per l’episodio vennero rinviati a giudizio anche gli aiuto chirurghi Cristiana Masella, Stefano Matera e Barbara Nola, condannato in primo grado a un anno e in seguito assolti in appello.