LATINA – E’ durato un’ora e mezza l’interrogatorio di garanzia cui è stato sottoposto l’ex segretario provinciale del Pd Claudio Moscardelli davanti il Gip del Tribunale di Latina Giuseppe Cario, lo stesso magistrato che aveva firmato l’ordinanza di custodia cautelate ai domiciliari nei riguardi anche del responsabile dell’ufficio di reclutamento dell’Asl Claudio Rainone con le accuse di corruzione e violazione di segreti d’ufficio. Moscardelli ha risposto a tutte le domande postegli dal Gip Cario – era presente anche il sostituto procuratore Valerio De Luca – chiarendo molti aspetti circa la sua richiesta avanzata a Rainone di fornire in anticipo le domande della prova orale a due candidati partecipanti al concorso Asl per l’aggiudicazione di 23 posti di collaboratore amministrativo.
Se sei di loro sono stati nel frattempo sospesi dal servizio, Moscardelli, difeso dall’avvocato Renato Archidiacono, ha definito “fisiologici” i rapporti che un dirigente di qualsiasi forza politica, possa aver instaurato con i dirigenti dell’Asl e della Regione d’appartenenza per affrontare e risolvere i problemi riguardanti la sanità del proprio territorio. Moscardelli, poi, ha spiegato la sua interlocuzione con il dottor Rainone, “ottimo dirigente” è stata la risposta fornita al Gip Cario.
L’ex segretario del Pd ha escluso, invece, di aver esercitato pressioni perché Rainone, in cambio delle risposte fornite in anticipo ai candidati vicini al Senatore Moscardelli (l’ex presidente del consiglio comunale di Minturno Giuseppe Tomao e Matteo Di Domenico, figlio di Pina Rosato, la presidente tuttora in carica del consiglio comunale di Gaeta), prendesse il posto come direttore amministrativo dell’Asl di Latina, al posto di Eleonora Di Giulio. Ha ricordato che la stessa funzionaria abbia verbalizzato alla Polizia di essersi dimessa volontariamente lo scorso dicembre per andare a ricoprire l’analogo incarico a Frosinone ma con una durata maggiore, di tre anni, rispetto a quella residuale prevista dal contratto con L’Asl pontina.
Moscardelli al Gip Cario ha smentito categoricamente che dietro la promozione di Rainone (nominato direttore amministrativo dall’ex Direttore Generale Casati lo scorso dicembre per rimanere in carica sino ad aprile), di cui ha tessuto le lodi sul piano professionale, ci possa essere stato il suo contributo.
“Il Senatore Moscardelli – ha osservato l’avvocato Renato Archidiacono – ha soltanto ricordato al Gip cosa prevede la normativa: i direttori generali di un’Asl vengano nominati dal presidente di Regione su richiesta dell’assessorato alla sanità mentre gli incarichi di direttore amministrativo e sanitario fiduciario sono espressamente fiduciari del direttore generale”. Insomma la politica non c’entrerebbe.
Nel secondo atteso interrogatorio di garanzia Claudio Rainone, difeso dall’avvocato Leone Zeppieri, si è avvalso, invece della facoltà di non rispondere. Aveva fatto altrettanto poco più di un mese fa quando il responsabile del reclutamento dell’Asl di Latina finì ai domiciliari insieme a Mario Graziano Esposito, anch’egli funzionario Asl e segretario verbalizzante del concorso per l’attribuzione di 70 posti di assistente amministrativo. Il Riesame aveva annullato l’ordinanza relativamente all’ipotesi accusatoria di falso ideologico confermando invece la corruzione e la violazione del segreto d’ufficio.
Il Senatore Moscardelli ha cercato di difendersi di fronte a questi due reati che gli vengono mossi ed il verbale dell’interrogatorio di garanzia caratterizzerà l’ossatura del ricorso al Tribunale del Riesame che partirà giovedì mattina.